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11/12/2023

Zelensky a Washington per riportare la guerra in Ucraina all’attenzione dei mass media

Zelensky domani sarà a Washington per perorare la sua causa davanti ai congressisti repubblicani che si oppongono a nuovi stanziamenti per l’Ucraina, mentre gli aiuti militari ed economici USA, già messi a bilancio, sono destinati ad esaurirsi nelle prossime settimane.

Ma la visita di Zelensky a Washington sembra che abbia come vero obiettivo quello di riportare la guerra in Ucraina all’attenzione dei mass media, una sorta di promozione pubblicitaria del conflitto in corso, e quindi ottenerne dei benefici.

Secondo il giornale statunitense Politico, la visita di Zelensky ha l’obiettivo di riportare l’Ucraina all’attenzione dei mass media dopo essere stata offuscata da quanto avviene in Medio Oriente.

“Gli assistenti della Casa Bianca hanno notato da tempo che il sostegno pubblico all’Ucraina aumenta dopo un importante sviluppo della guerra o un momento che coinvolga Zelenskyy che riporta il conflitto ai titoli dei giornali” scrive Politico.

La visita di Zelensky a Washington potrebbe farlo di nuovo, facendo pressione sul Partito Repubblicano, secondo un alto funzionario della Casa Bianca che ha parlato in condizione di anonimato.“Ogni volta che viene qui, è un’opportunità per le notizie in prima pagina, per ricordare alla gente esattamente cosa c’è in gioco, cosa sta succedendo in Ucraina in questo momento, perché questo è ancora importante per il popolo americano”, ha detto un altro funzionario dell’amministrazione, a cui è stato concesso l’anonimato per parlare liberamente.

Il leader della maggioranza democratica Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell hanno invitato Zelensky a parlare in una riunione di tutti i senatori martedì mattina, mentre Biden e Zelensky “discuteranno dei bisogni urgenti dell’Ucraina” e “dell’importanza vitale del continuo sostegno degli Stati Uniti in questo momento critico”, ha detto in una nota la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.

Kiev ha affermato che l’incontro si concentrerà su questioni chiave come “progetti congiunti sulla produzione di armi e sistemi di difesa aerea, nonché sul coordinamento degli sforzi tra i nostri paesi nel prossimo anno”.

La scorsa settimana i senatori repubblicani hanno bloccato 106 miliardi di dollari in aiuti di emergenza per Ucraina e Israele come forma di rappresaglia per l’esclusione delle riforme delle norme sull’immigrazione che avevano richiesto come parte del pacchetto è stata una battuta d’arresto per Biden.

Il senatore repubblicano JD Vance, alleato dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha respinto come “assurda” l’idea che Putin rappresenti un pericolo per i Paesi della Nato nella regione. “Ciò che è nell’interesse dell’America è accettare che l’Ucraina debba cedere parte del territorio ai russi e che dobbiamo porre fine alla guerra” ha detto.

Il sostegno occidentale all’Ucraina si va indebolendo proprio mentre la controffensiva di Kiev, nonostante gli armamenti fornitile dalla Nato, è palesemente fallita e le forze russe sul campo tornano a spingere sul terreno. L’offensiva ucraina ha impiegato armi occidentali per un valore di miliardi di dollari, ma in più di un anno le linee del fronte non si sono quasi spostate e gli attacchi russi lungo il fronte si sono intensificati.

La Russia ha recentemente dato segnali di un possibile accordo di pace, che però riguarderebbe un’Ucraina ridotta e neutrale: un accordo impossibile da digerire per Zelensky. Che però sta subendo sempre più critiche e attacchi sul suo fronte interno.

In una nota del Servizio di intelligence straniero russo (SVR) e ripresa da dall’agenzia Nova, è riportato che questo sta ricevendo informazioni affidabili sul fatto che “alti funzionari dei principali Paesi occidentali stanno discutendo sempre più tra di loro sulla necessità di sostituire l’attuale presidente dell’Ucraina Zelensky”, si legge nella nota.

Secondo l’SVR, l’Occidente ritiene che Zelensky “si sia spinto troppo oltre”, soprattutto in merito alla “conclusione vittoriosa” del conflitto con la Russia. Secondo le fonti d’intelligence russe, inoltre, si ritiene che il leader ucraino “non sarà in grado” di avviare i negoziati con la Russia per congelare temporaneamente il conflitto.

“Tra le ragioni citate ci sono le promesse non mantenute di Zelensky di sconfiggere la Russia sul campo di battaglia, l’infinita maleducazione del presidente ucraino nei rapporti con i partner stranieri e il nepotismo e la corruzione in Ucraina, la cui portata sconvolge anche i politici occidentali che sanno molto su tali questioni. Ma la questione principale è la perdita di capacità di manovra di Zelensky” nel portare avanti “gli interessi di Washington e degli alleati”, ha affermato l’intelligence russa. L’Italia entro i prossimi venti giorni dovrà rinnovare o meno il decreto che autorizza l’invio di armamenti italiani a Kiev.

Una manifestazione che chiede di bloccare il decreto e porre fine al coinvolgimento dell’Italia nella guerra in Ucraina è stata annunciata a Roma per la prossima settimana.

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