Ieri circa 80 cortei hanno sfilato nelle
città dello Stato Spagnolo contro disoccupazione e austerity. La crisi è
sempre più nera, e ora anche la spazzatura è diventata una insperata
risorsa. Da rubare e rivendere.
Diverse decine di migliaia
di manifestanti sono scesi in piazza ieri a Madrid e nelle altre città
dello Stato Spagnolo in difesa del lavoro e contro l'austerità in
occasione di un Primo Maggio che vede la disoccupazione oltrepassare il
tetto del 27%. Su cartelli e striscioni campeggiavano scritte come
''6.200.000 disoccupati, no all'austerità '', ''Più democrazia, meno
austerità '', ''Questa austerità rovina e uccide'' e slogan contro il
governo Rajoy. Il corteo più imponente, quello di Madrid, ha
attraversato il centro della capitale spagnola in una nuvola di bandiere
rosse e bianche, i colori dei sindacati che ieri hanno convocato in
tutto il Paese 82 manifestazioni per invocare ''un cambiamento radicale
nelle politiche economiche'' e ''sottolineare il fallimento totale delle
politiche d'austerità imposte dalle istituzioni europee''. Molte anche
le bandiere repubblicane rosse, gialle e viola con le quali numerosi
manifestanti hanno voluto contestare una monarchia sempre più screditata
sia dal punto di vista politico che morale.
E la
crisi in Spagna è arrivata a tal punto che nelle ultime settimane è
esploso il fenomeno dei ‘cartoneros’ che rubano la spazzatura per
rivendersela. Un fenomeno che si sta moltiplicando a vista d’occhio in
tutto il paese. Arrivano di notte con i camion e rapidamente li
riempiono di sacchi di immondizia sottratti dai cassonetti della
raccolta differenziata. Ciò che interessa i ‘ladri di immondizia’ sono
soprattutto carta, cartone e imballaggi. “In due giorni abbiamo fermato
ben 50 camion” racconta una fonte del sindacato della Polizia Municipale
di Madrid, che denuncia il danno economico prodotto da questi
cartoneros alle casse del comune. Che deve riparare o ricomprare i
cassonetti spessi distrutti dai ladri di ‘basura’, e che riceve sempre
più lamentele dalle ditte che hanno in appalto la raccolta differenziata
e che trovano i contenitori vuoti e non possono rivendersi i materiali
da riciclare che garantiscono una parte importante dei loro introiti.
Già intaccati da una crisi che, spiegano, porta le persone a gettare
meno spazzatura…
Un camion pieno di materiale da
rivendere sottobanco alle aziende che poi li riciclano può fruttare ai
‘cartoneros’ anche 400 euro, visto che una tonnellata di carta, cartone e
imballaggi vale intorno ai 100 euro. Un’attività completamente
illegale, ma che attrae sempre più persone in un paese con una
disoccupazione sempre più alta. E i Comuni non sanno come comportarsi.
Anche se il municipio di Barcellona ha istituito una unità speciale
della Polizia Urbana per reprimere il fenomeno dei ‘ladri di spazzatura’
non è pensabile che i poliziotti vengano schierati a difesa dei
cassonetti…
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento