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29/07/2018

Betlemme - Fermato Jorit, artista di strada “colpevole” di ritrarre Ahed Tamimi


Lo “stato ebraico” – uno stato confessionale, dunque, che rifiuta le altre religioni e ne discrimina i fedeli – non perde occasione di mostrare al mondo di che pessima stoffa sia fatto.

Ieri a Betlemme – territorio palestinese, non israeliano – è stato arrestato Jorit Agoch, street artist napoletano che ha realizzato in questi giorni sul muro divisorio tra i territori un gigantesco murale con il volto di Ahed Tamimi, la giovanissima palestinese, ancora minorenne, diventata famosa e arrestata per aver schiaffeggiato due soldati di Tsahal che volevano usare la sua casa come postazione per cecchini.

Ahed è stata liberata stamattina.

«Siamo stati arrestati a Betlemme dall’esercito israeliano. Chi può aiutarci per favore lo faccia». Questo il messaggio apparso nella serata di ieri sul profilo Facebook dell’artista. Insieme a lui un altro attivista italiano, che ha subito la stessa sorte.

Nel murale, Jorit, accanto al volto di Ahed ha ritratto la giovane dottoressa con il velo rosso uccisa a giugno dai cecchini dell’esercito israeliano durante le proteste della Marcia del ritorno, a Gaza.

La testimonianza di Michele Giorgio, giornalista italiano a Gerusalemme: “Ho parlato due minuti fa con #JoritAgoch. Mi ha detto che lui ed i suoi due amici stanno bene e saranno trasferiti in un altro posto di polizia in una località che non ha saputo indicare. La polizia israeliana ripete che saranno interrogati“.

Aggiornamento da parte di Michele Giorgio: “Ho parlato di nuovo con lui. Dice di essere con il suo amico a bordo di una camionetta blindata pare della polizia di frontiera israeliana. Sono in attesa di essere interrogati. Un funzionario del consolato italiano a Gerusalemme ha preso contatto con loro”.

In appoggio a Jorit è intervenuto anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha lanciato un appello per la sua liberazione. «Jorit deve tornare subito a Napoli. La sua libertà è questione di democrazia, riguarda tutti; non potrà mai essere un torto raffigurare il bel volto di una giovane eroina palestinese, il torto è invece averla voluta prigioniera, tenere assediato il suo villaggio di provenienza, aver costruito quel muro che separa popoli e crea ingiustizie».

Un presidio, a Napoli, è stato convocato per domani: “Non possiamo restare indifferenti mentre un nostro fratello è nelle mani della brutale repressione israeliana.

Inviatiamo tutt* a partecipare al presidio domenica 29 alle 10 in Piazza Municipio e alla serata di solidarietà con il popolo palestinese e la Freedom Flotilla lunedì 30 alle 19 in Piazza San Domenico“.

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