Di solito, lo sanno tutti, si scrive alle “istituzioni” per impedire che facciano qualcosa di sbagliato, oppure – all’opposto perché facciano qualcosa di buono. Ma i sindacati, signora mia, dovrebbero essere i “rappresentanti dei lavoratori”, non un corpo lontano e nemico che dispone di noi in combutta col nemico.
Eppure è proprio questa la situazione nella scuola italiana, dove l’abitudine della “triplice” (CgilCislUil), Snals e Gilda di firmare accordi infami senza neanche consultare i loro “rappresentati” è così radicata e lontana nel tempo da farli vedere ormai come una contro parte.
Il tema di questi giorni è tipico di tempi bui: il governo vuole conferire ai presidi il potere di sanzionare gli insegnanti che loro non approvano con “sospensioni” fino a dieci giorni; naturalmente con la sospensione dello stipendio, altrimenti la sanzione sarebbe interpretata come “troppo leggera”.
Evidente impossibilitati a conferire e trovare ascolto con i propri “delegati” alcuni gruppi di insegnanti hanno preso carte e penna per implorare i cosiddetti “sindacati complici” di non fare questa ennesima mignottata alle loro spalle.
Troveranno ascolto? Non ci scommetteremmo...
*****
Appello ai sindacati: non mettete in mano ai presidi il potere di sospenderci fino a 10 giorni.
In queste ore si sta discutendo al tavolo negoziale aperto nella calura estiva se i DS potranno, dal prossimo anno scolastico, sospendere dal servizio i docenti fino a 10 giorni e metterli senza stipendio.
Se daranno anche questo ulteriore potere ai DS, con la coda contrattuale prevista dal CCNL 2018, oggi i sindacati sono convocati per questo all’Aran, visto il clima presente e pesante nelle scuole anche per gli eccessivi poteri dati ai DS dalla 107, le cose non faranno altro che peggiorare e di molto.
Certamente a scuole chiuse, i docenti non possono neppure essere mobilitati dai sindacati, ma come sappiamo il tasso di mobilitazione dei docenti è praticamente nullo e la loro reattività è pari allo zero, lo si è potuto verificare dal numero di scioperanti contro la vergognosa intesa contrattuale del febbraio scorso. Non riuscirò mai a capire come il docente è reattivo e pronto alla lotta solo quando é precario, ma diventa remissivo e fatalista una volta diventato di ruolo.
Ripeto se daranno tale potere sospensivo al DS in alcune scuole regnerà veramente il terrore.
Vista la delicatezza anche normativa della vicenda essendo ora vigente per i soli docenti il D.lvo 297 /94 e non il D.lvo 165/2001, l’introduzione dei 10 giorni di sospensione potrebbe trovare un ostacolo proprio nella norma preesistente, quindi la sequenza contrattuale potrebbe essere ulteriormente rinviata.
É quanto tutti ci auguriamo.
Da qui il nostro appello a Flc Cgi , Cisl Uil Rua e a Fgu ex Gilda, non firmate accordi che mettono in mano a questi presidi anche il potere di sospenderci dal servizio senza assegni. Ne sarebbe compromessa proprio quella libertà di insegnamento richiamata dallo stesso articolo 29 del CCNL 2018, libertà oggi in serio pericolo proprio per l’attuazione di alcuni istituti della cosiddetta Buona scuola.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento