Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

23/07/2018

La fregatura

C’è qualcosa che in questo periodo spiazza profondamente i complottisti: hanno vinto le elezioni, e sono arrivati al governo.

Questo naturalmente non quadra con la loro visione del cosmo, formatasi sulle vecchie stagioni di X Files, insieme alla fissa per l’invasione aliena. Alla fine di ogni episodio sulla Cospirazione, Mulder e Scully tornano sempre a casa scornati, non succede mai che vengano creduti, e promossi ai vertici dell’FBI.


Cosa sta succedendo, si chiedono quindi i complottisti al governo, dov’è la fregatura, where is the catch?
 

Sì, Mattarella è parso abbozzare un mezzo tentativo di bloccarli, ma è sembrata più che altro una di quelle cose che si fanno solo per poter dire d’averci provato. E secondo il leghista Giorgetti, Mario Draghi s’è subito occupato d’intercedere perché la crisi si risolvesse.

I complottisti sono al governo, e non riescono a spiegarsi come sia potuto succedere.


L’aver venduto il culo a Berlusconi non gli sembra una spiegazione sufficiente. Dopo la presidenza del Senato e il ministero chiave dell’Economia, hanno consegnato a Forza Italia e a Mediaset anche la Giunta per l’Immunità parlamentare, e la Commissione per la Vigilanza Rai. Eppure si ritengono ancora duri e puri nemici del Sistema.


Quindi a ogni ombra sobbalzano, e strappano una tenda convinti ci sia nascosto dietro un killer transgenico, trovandoci però soltanto un termosifone con due pantofole sotto.


È successo anche la settimana scorsa. Come richiesto dallo stesso governo, l’Inps ha fatto i conti in tasca al cosiddetto Decreto “Dignità”. Luigi Di Maio ha gridato al complotto, dicendo “me la sentivo!” E ha sferrato un calcio al termosifone dietro la tenda.


Intanto Savona della loro Squadra Antieuro finiva indagato per usura bancaria.


Questa non se la sentivano.


Come al solito i complottisti cercando dettagli nell’ombra, si perdono quello che è sotto gli occhi di tutti.


Con la fine di quest’anno si conclude anche il Quantitative Easing, l’espediente inventato proprio da Mario Draghi per preservare in animazione sospesa l’economia europea.


S’annuncia all’orizzonte una tempesta di merda che chiunque al governo dovrà affrontare, e i porti per la nave Italia saranno chiusi.


Non che ci sia stata una trappola, i populisti hanno messo la testa sul ceppo da soli, promettendo l’impossibile per vincere. Hanno voluto la bicicletta, e al ritorno dalle vacanze gli toccherà pedalare.


The catch is out there. La fregatura è là fuori.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento