Il Movimiento de los Trabajadores Rurales Sin Tierra (MST) continua la sua marcia in solidarietà con Luiz Inácio Lula da Silva che da 100 giorni subisce un’ingiusta prigionia.
La marcia è iniziata lunedì scorso a Pernambuco, terra natale dell’ex presidente, e si concluderà venerdì prossimo a Recife (nel nord-est) dove si svolgerà una manifestazione per denunciare la persecuzione mediatica e giuridica nei confronti di Lula.
Gli eventi a sostegno del leader sudamericano proseguiranno fino al 15 agosto, data in cui scadranno i termini per la presentazione delle candidature alle prossime elezioni presidenziali.
Il Partido de los Trabajadores (PT) continua a mantenere Lula come suo candidato alle elezioni; peraltro, secondo i sondaggi, Lula resta in cima alle preferenze elettorali.
Mercoledì scorso, 18 luglio, nel centenario della nascita dell’ex capo di Stato e Nobel per la Pace Nelson Mandela, i movimenti sociali hanno organizzato una manifestazione a São Paulo durante la quale hanno sottolineato le somiglianze tra le storie dei due leader.
Nelson Mandela ha trascorso 27 anni in carcere, ma poi è diventato Presidente e ha liberato il suo popolo. Ora, con un processo arbitrario, vogliono evitare che Lula si presenti alle elezioni presidenziali
da TeleSur
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Ultima ora: Il Tribunale Elettorale del Brasile respinge la richiesta di vietare la candidatura di Lula.
Secondo quanto scrive TelesurTv, il Tribunale Supremo Elettorale (TSE) ha dichiarato non pertinente la richiesta di dichiarare illegale la candidatura alla presidenza di Luiz Inácio Lula da Silva.
La richiesta era stata presentata dal Movimiento Brasil Libre (MBL), che richiedeva di “dichiarare fin da ora l’incontrovertibile ineleggibilità” di Lula.
Il Tribunale dichiara illegittima la richiesta in quanto l’ineleggibilità può essere applicata solo dopo l’elezione o la registrazione di una candidatura. Per le prossime elezioni presidenziali in Brasile, le candidature si potranno presentare dal 20 luglio al 15 agosto.
La difesa di Lula ha dichiarato che “il diritto non può essere sacrificato per eliminare dalla disputa Lula senza seguire le norme vigenti”.
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