L’Istituto Affari Internazionali ha condotto un sondaggio su “Gli italiani e la politica estera”. Come noto le attenzioni e le aspettative internazionali della società italiana non sono mai state al centro delle priorità e dell’agenda politica se non nei momenti più critici.
La grande maggioranza degli intervistati (79%) continua a ritenere che l’Italia abbia poca o nessuna influenza sulla scena internazionale. Una netta maggioranza relativa (42%) ritiene che sia Salvini il principale artefice della politica estera italiana, seguito da Conte (25%), Mattarella (16%) e solo all’ultimo viene il ministro degli Esteri Moavero Milanesi (7%). Su una scala da 0 a 10, il governo prende il voto più alto sulla lotta al terrorismo (5,8), quello più basso sui rapporti con l’Ue (4,5).
L’atteggiamento sull’Unione Europea
Una maggioranza relativa (39%) ritiene che il governo abbia difeso meglio che in passato l’interesse dell’Italia in seno all’Ue, ma il 36% è dell’opinione che ora il paese sia più isolato in Europa. Calano dal 45% al 38% gli italiani che ritengono impossibile l’unificazione europea, ma rimangono la maggioranza relativa. Una netta maggioranza ha la percezione che l’Italia sia trattata ingiustamente in Europa in materia di bilancio (54%) e di immigrazione (62%). Quasi due italiani su tre (64%) si aspettano che i risultati delle prossime elezioni europee portino a cambiamenti sostanziali nell’Ue. Ampie maggioranze vorrebbero che l’Ue fosse più incisiva in vari settori: imponesse la redistribuzione dei migranti (89%), si dotasse di una sua guardia di frontiera (65%), sanzionasse chi viola i suoi principi (65%), e continuasse a svolgere un ruolo di primo piano nella gestione delle crisi bancarie (59%). Secondo il 42% degli intervistati l’aumento del debito pubblico dell’Italia è colpa dell’euro. L’81% degli italiani ritiene che il governo abbia fatto bene a raggiungere un’intesa con l’Ue sulla politica di bilancio; il 68% è convinto che dovrebbe mostrare analogo spirito di compromesso in caso di nuove richieste dell’Unione per riportare sotto controllo il debito pubblico
Gli italiani e l’immigrazione
Indicativo il fatto che gli italiani convinti che sicurezza dei confini e controllo dell’immigrazione siano la priorità numero uno diminuiscono dal 66% al 43%; quelli che ritengono che ci sia un chiaro legame tra migrazione e terrorismo calano dal 55% al 45%. La politica di chiusura dei porti è approvata dal 59% degli italiani. Il 71% è però a favore della piena libertà di circolazione all’interno dell’Ue.
Putin più popolare di Trump e Macron, un po’ meno della Merkel
La politica protezionistica di Trump è bocciata dal 63% degli intervistati. La metà degli italiani (47%) non crede o dubita che i russi abbiano interferito negli affari interni di altri paesi. Più della metà (52%) non sa dire se l’annessione della Crimea da parte della Russia sia legittima o meno. Su una scala da 0 a 10 Vladimir Putin è nettamente più popolare (4,4) di Donald Trump (3,3) e poco meno di Angela Merkel (4,6). Emmanuel Macron riscuote poche simpatie (3,4), ma il 56% degli intervistati non condivide l’appoggio di Di Maio al movimento dei “gilet gialli”.
Il 58% è a favore di un trattato bilaterale Italia-Francia. La società italiana ha idee confuse su molte cose, la politica estera e il rapporto con il mondo non fanno eccezione. Ma due dati emergono con nettezza: il malumore verso l’Unione Europea rimane alto e le strumentalizzazioni sulla “minaccia immigrazione” diventano sempre meno convincenti. Unico buco del sondaggio l’assenza di almeno una domanda sulla Cina, le risposte sarebbero state interessanti.
Fonte
Le conclusioni dell'articolo mi sembrano opinabili, soprattutto in merito all'UE, verso cui, più che malumore, mi pare regni la confusione determinata dalla mancanza di informazioni attendibili causate da un'informazione sul tema completamente strumentale.
Nessun commento:
Posta un commento