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20/05/2019

Il cazzeurometro

di Alessandra Daniele

Domenica prossima si vota. È il momento di ripassare il Cazzarometro, l’anno scorso non l’abbiamo fatto, e guardate com’è andata a finire.

Fra tutti i candidati, come riconoscere i più cazzari? Ecco la lista delle loro frasi tipiche, con un aggiornamento in coda specifico per le elezioni europee.

“Dobbiamo occuparci dei veri problemi della gente”

Questa formula viene regolarmente adoperata dai cazzari per evitare di rispondere delle innumerevoli porcate commesse, passate, presenti e future. Qualunque sia l’argomento che il cazzaro vuole evitare, il vero problema della gente per lui – o lei – sarà sempre un altro.

Esempio:

– Perché avete occultato la notizia dell’acquedotto inquinato da una mistura di cianuro, plutonio, e colera?

– Evitiamo le polemiche strumentali, parliamo dei veri problemi della gente.

“Pensiamo al futuro dei nostri figli”

Chi usa questa frase, di solito vede i propri figli il meno possibile, e spesso non ne ricorda i nomi. Il loro futuro però lo ha già assicurato comprandogli un diploma in Lituania, una laurea in Moldavia, e un mitra in Croazia, iscrivendoli alla Loggia P2.0, e nominandoli assessori ai beni culturali, anche se hanno ancora tre anni.

“Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani”

Chi lo promette, ha già da tempo le mani nelle tasche, nelle mutande, e spesso anche nel culo degli italiani. E intende continuare a ravanare.

“La responsabilità è del governo precedente”

Sia che si tratti di governi nazionali o amministrazioni locali, lo scaricabarile retroattivo è una costante spazio-temporale, soprattutto quando lo scaricante è in realtà al governo del barile ininterrottamente da settant’anni. Quando i cazzari coinvolti nello scaricabarile appartengono invece a due schieramenti che si sono alternati al potere, si rischia di innescare un infinito regresso oltre l’origine dell’universo.

“Basterebbe adottare il modello che funziona perfettamente in [paese straniero]”

Chi lo dice di solito non sa assolutamente niente dei sistemi elettorali, politici, economici e sociali che sbandiera come esempi, e non saprebbe nemmeno trovare metà dei paesi che cita su una cartina geografica scolastica coi nomi stampati sopra.

“È un’invasione!”

Sia che si tratti di immigrati, profughi, rom, o presunti black bloc, l’Invasione della Minacciosa Specie Aliena come capro espiatorio è un espediente narrativo abusato dai cazzari della politica persino più che da quelli di Hollywood. Le “soluzioni” proposte sono brutali e imbecilli quanto quelle dei blockbuster. La differenza è il budget per gli effetti speciali.

“L’Italia è piena di risorse. La ripresa economica è già cominciata”

Chi ostenta questo tipo di ottimismo farlocco, di norma ha già trasferito tutti i suoi risparmi in un paradiso fiscale, mentre continua a saccheggiare le residue risorse italiane fino all’esaurimento, dando la colpa al precedente governo. O agli immigrati.

“Cambieremo l’Europa”

Questa promessa è unanime. Chi l’adopera finge di dimenticare che in realtà il Parlamento europeo conta anche meno di quello italiano. In particolare, a decidere la politica economica è la Commissione europea, nominata dai governi, e manovrata dalle lobby. Perché in regime capitalista, tutta la democrazia non è che un’elaborata e coreografica cazzata.

Pubblicato la prima volta il 24 maggio 2015

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