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11/09/2019

È morto Delle Chiaie, piange solo Borghezio


Delle Chiaie: il ricordo commosso di Borghezio e la “Strage di Montejurra”

“Lo considero un soldato politico nella rivoluzione nazionale”, così Mario Borghezio, ex europarlamentare della Lega, ha commentato stamattina la morte del neofascista Stefano Delle Chiaie.

“L’ho visto stamattina, alla sala mortuaria. Sono andato a vedere la salma e ovviamente sarò presente ai funerali giovedì – continua Borghezio – un alfiere della lotta contro la sovversione comunista, in Italia e in tutto il mondo. Un vero combattente, in un Paese ne nasce uno ogni 100 anni. Ho un enorme rispetto per lui. Un uomo di combattimento che aveva una visione del mondo nella quale sostanzialmente mi riconosco”.

“A me interessa il Delle Chiaie che combatteva in Bolivia, in Spagna con i carlisti, – continua Borghezio – in certi Paesi africani con le forze rivoluzionarie anticomuniste. Il mio rapporto con lui potremmo definirlo storico-politico, di simpatia per la persona. Quando uno o due anni fa ho avuto la possibilità di partecipare alla loro riunione periodica – sapendo che era un po’ l’occasione in cui tutti quelli che gli erano rimasti fedeli lo incontravano – ho accettato l’invito. C’è un filmato su Internet in cui io dico quello che penso. Ho incoraggiato Delle Chiaie a tornare attivamente in politica. Gli ho detto: ‘c’è bisogno di uomini come il comandante Delle Chiaie'”.

Il riferimento dell’esponente della Lega alla presenza di Delle Chiaie in Spagna è però parzialmente sbagliato.

Infatti il neofascista italiano partecipò, nel maggio del 1976, alla strage di Montejurra (Navarra), quando assieme a decine di estremisti di destra di vari paesi – tra i quali Augusto Cauchi (coinvolto nelle indagini sulla strage dell’Italicus e a Licio Gelli, tra i fondatori del gruppo Ordine Nero, accusato degli attentati a Lecco, Bologna ed alla Casa del Popolo di Moiano), Pierluigi Concutelli, Mario Ricci e Jean Pierre Cherid – assaltò a colpi di arma da fuoco una manifestazione del Partito Carlista, una parte del quale si era schierato su posizioni progressiste e antifranchiste, in rottura con la partecipazione di questa corrente al colpo di stato di Francisco Franco del 1936. I morti quel giorno furono due, e decine i feriti.

Delle Chiaie, secondo varie testimonianze di storici ed esponenti politici, avrebbe fatto parte anche degli squadroni della morte al servizio del franchismo che nel 1975 sequestrarono il militante di ETA Eduardo Moreno Bergaretxe «Pertur».

L’esponente di AN avrebbe avuto un ruolo anche nell’assassinio del medico e dirigente comunista e indipendentista basco Santiago Brouard, ucciso nel suo studio di pediatra nel 1983 dai GAL, gestiti dal governo “socialista” di Madrid.

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