Ovviamente male, ma quando si parla di certi argomenti i distinguo e le precisazioni sono quanto mai essenziali.
Gli esiti del conflitto siriano sono infatti la chiave di volta degli assetti prossimi venturi - con relativi sconvolgimenti annessi anche per noi - del Medio Oriente e a giudicare da quanto viene riportato dalla stampa ufficiale, la campagna volta a creare le condizioni per un intervento occidentale diretto contro Assad viaggia a pieno regime.
Il fatto quotidiano non è ovviamente l'unica testata a perorare costantemente la causa dello smantellamento delle attuali istituzioni siriane facendo leva su una semplificazione ai limiti del grottesco di quanto si sta verificando in quei luoghi, ma data la sua estrazione "contro" un certo tipo di stampa - la simpatia che la linea editoriale di Travaglio nutre per concorrenti quali Corriere o repubblica è nota a tutti - ben rappresenta il totale appiattimento sul pensiero unico internazionale che alla fine della fiera diventa riedizione della dottrina di politica estera americana prima e israeliana poi.
Di seguito un paio di link per farsi un'idea meno edulcorata, ma soprattutto più pragmatica del degenero potenzialmente devastante che si sta svolgendo a Damasco.
Raid israeliano in Siria
Siria. Ex funzionario USA: "armi chimiche messinscena Israele"
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