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16/07/2018

Contratto nazionale metalmeccanici: aumenti ridicoli e solo virtuali

Molte grandi aziende, anche con elevati volumi produttivi e grandi profitti, in questi giorni hanno assorbito gli incrementi ridicoli contrattati da Fim-Fiom-Uilm e Ugl con Federmeccanica.

Ciò è reso possibile dallo scandaloso contratto nazionale sottoscritto sempre da Fim-Fiom-Uilm che per la prima volta nella storia dei metalmeccanici concede alle aziende la possibilità di assorbire gli aumenti del contratto nazionale nei superminimi individuali.

Le enormi risorse tolte al CCNL e quindi alla disponibilità di tutti verranno utilizzate dalle aziende per premiare e punire secondo criteri insindacabili e discriminatori.

Le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di CGIL CISL UIL hanno regalato alle aziende il blocco salariale, concedendo loro una libertà assoluta sui salari e sui rapporti in azienda.

Bloccano i salari ma crescono i fondi per gli enti bilaterali e le trattenute sindacali.

Per ironia della sorte, l’incremento dei minimi tabellari avrà come riflesso l’aumento della trattenuta sindacale per gli iscritti di questi sindacati che non portano un centesimo ai lavoratori, mentre trovano conferma i fondi destinati agli enti bilaterali condivisi tra Federmeccanica, Fim, Fiom, Uilm e Ugl.

A due anni di distanza il salario in natura (Welfare) e la previdenza integrativa si sono dimostrati un affare solo per le aziende e per le piattaforme e-commerce. I lavoratori vogliono salari reali, che pesino su contributi e TFR ed un sistema sanitario e previdenziale pubblico che funzioni.

USB non ha sottoscritto questo vergognoso contratto nazionale dei metalmeccanici ed è impegnata in tutte le aziende in cui è presente per contrastare l’applicazione delle parti più negative a partire da:

- fine del riassorbimento degli aumenti;
- aumenti salariali reali e in busta paga;
- l’eliminazione del Jobs Act.

TORNARE A LOTTARE PER UN FUTURO DI DIGNITÀ

Il CCNL scadrà nel 2019, dobbiamo costruire sin da ora le condizioni per un rinnovo che riconquisti aumenti di salario reali e diritti contro la precarietà e lo sfruttamento.

Fonte

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