Ci eravamo abituati alla profusione di notizie false sul Venezuela, ma quanto avvenuto oggi giovedì 5 settembre 2024 passa davvero ogni limite, anche per il diretto coinvolgimento di istituzioni italiane in prima persona.
La prima bufala infatti appare sul sito X: si tratta di un messaggio del ministro degli Esteri Tajani che inventa di sana pianta la decisione del presidente della Repubblica bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro, di “anticipare il Natale”.
Vorremmo rassicurare Tajani, qualora sia in buona fede, che i Venezuelani e le Venezuelane continueranno a celebrare il Natale, festività molto sentita nel Paese, il 25 dicembre al pari del resto del mondo.
Occorre però chiedersi quali siano le radici della gigantesca topica di Tajani che, in quanto rappresentante massimo della politica estera italiana avrebbe l’obbligo di maneggiare e verificare con cura le informazioni prima di esporre se stesso, il governo di cui fa parte e tutto il Paese, a una bruttissima figura, oltre il ridicolo.
La seconda fake news è invece stata diffusa dalla principale agenzia informativa nazionale, l’ANSA, secondo la quale il Parlamento colombiano avrebbe votato all’unanimità una mozione per chiedere l’arresto di Maduro alla Corte penale internazionale. Stranamente di tale notizia non v’è traccia sulla stampa colombiana.
Approfondendo quanto riportato da un sito brasiliano si capisce che in realtà si tratta di una lettera indirizzata alla Corte penale internazionale che è stata sottoscritta da 30 congressisti colombiani su 296. L’approvazione da parte del Parlamento colombiano, mai avvenuta, è stata autocertificata dalla redattrice della lettera, tale congressista colombiana Paloma Valencia, in un video autoprodotto.
Si tratta quindi di una volgarissima bufala a evidenti fini autopromozionali. Resta da capire come possa la principale agenzia informativa nazionale, un tempo dotata di prestigiosa professionalità in campo giornalistico, essere incorsa in una cantonata del genere, purtroppo ripresa anche da taluni giornali, tra i quali il Fatto Quotidiano e il Messaggero veneto.
Oltretutto l’ANSA, e sulla sua scia i disattenti quotidiani che hanno ripreso la bufala, l’hanno ulteriormente arricchita facendo menzione di un’unanimità che neanche la stessa Valencia si era peritata di affermare.
Possiamo quindi concludere che la forsennata campagna di bugie e falsità contro il legittimo governo del Venezuela bolivariano sta facendo illustri vittime e cioè là credibilità e rispettabilità del governo e dell’informazione italiana.
Il che come cittadini italiani ci dispiace fortemente e vorremmo chiedere a tutti i soggetti implicati una formale smentita e altrettanto formali scuse non solo al governo di Caracas ma al popolo italiano subissato di improponibili e ridicole menzogne.
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