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18/03/2012

La tassa impossibile

C'è una tassa che sembra impossibile da pagare tra quelle messe dal governo Monti. Vi ricordate l'addizionale sullo scudo fiscale? Entro il 16 febbraio doveva essere pagata la sovrattassa del'uno per cento sui 105 miliardi di euro esportati illegalmente, già scudati e messi in regola con l'ultimo scudo di Giulio Tremonti, nel 2009-2010, durante il governo Berlusconi. Chi ha fatto quella sanatoria ha pagato solo il 5 cento sui depositi, soldi che probabilmente non hanno mai pagato le tasse. I capitali non sono nemmeno rientrati tutti, secondo la Banca d'Italia almeno i due terzi dei 105 miliardi scudati sono rimasti tranquillamente all'estero. Soprattutto in Svizzera.

Adesso chi vuole tenere l'anonimato su questi conti deve pagare l'uno per cento per il 2011. Poi verserà l'1,35 per quest'anno, e lo 0,4 per cento nei successivi. Oppure paga una tantum l'uno per cento e perde la segretezza. Questa mini-tassa è stata introdotta nella manovra salva Italia da 30 miliardi, per bilanciare un poco i sacrifici chiesti ai lavoratori e pensionati. Ma della nuova mini-tassa di Monti il fisco non ha incassato un euro. Nessuno ha pagato, come abbiamo spiegato giovedì 15 marzo durante Servizio Pubblico, la trasmissione di Michele Santoro.

Perché le banche e gli intermediari finanziari sostengono che c'è un'oggettiva difficoltà operativa. Vorrebbero pagare, ma non ci riescono..., dicono. In realtà, ci sono ostacoli e resistenze. Ad esempio, secondo operatori di banca le difficoltà maggiori si incontrano nel tassare chi negli anni scorsi ha utilizzato i capitali scudati, per comprare una casa, per l'azienda, o se c'è stata un'eredità. I movimenti possono risalire anche a 11 anni fa. Per non pagare, si invoca anche la possibile incostituzionalità della mini-addizionale. Questo perché "lo Statuto del contribuente prevede che non possano essere applicare imposte per il passatoヤ, ha scritto il Corriere della sera citando un anonimo モesperto fiscale di una banca svizzera". E la Svizzera, si sa, è un paradiso per chi non paga le tasse.

In Svizzera sono rifugiati 100, forse 150 miliardi di euro, di capitali italiani in cerca di anonimato. E c'è anche chi teme di perdere la segretezza dei conti se paga la tassa di Monti. Di chi sono questi soldi? Una parte è il frutto di attività illecite. Secondo l'Ocse deriva dal crimine il 23 per cento dei 7.000 miliardi di dollari rifugiati nei paradisi fiscali in tutto il mondo. In Svizzera si stima che ci siano depositi esteri per 2.000 miliardi di franchi, corrispondono a 1.650 miliardi di euro. Dunque dal Canton Ticino in su, applicando la media dell'Ocse, ci sarebbero circa 380 miliardi di euro derivanti dal crimine. E poi c'è sempre l'evasione fiscale.

Che fine fa allora il mini-scudo fiscale di Mario Monti? Il governo dei tecnici ascolta sempre le banche, del resto è imbottito di banchieri, Corrado Passera e il suo vice Mario Ciaccia, Elsa Fornero, Piero Gnudi. Monti ha tenuto conto delle obiezioni, il pagamento della piccola sovrattassa è rinviato di tre mesi. La nuova scadenza è fissata per il prossimo 16 maggio. Il governo riuscirà a incassare i due miliardi stimati in origine da questa imposta? Gli esperti delle banche dubitano. Fabrizio Vedana, vicedirettore generale di Unione Fiduciaria, società delle banche popolari, ha detto al Corriere della sera che "una parte delle imposte attese non arriverà mai".

Fonte.

Guarda caso, le tasse sono impossibili sempre e solo per i ricchi.

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