Il sergente dell’esercito americano responsabile (unico?) della strage di civili afgani a Panjwai
non proviene da una caserma qualsiasi, ma dalla più malfamata base
militare degli Stati Uniti: la gigantesca Joint Base Lewis-McChord di
Tacoma, nei pressi di Seattle.
E’ la stessa caserma da cui provenivano i soldati del ‘Kill Team’ del sergente Calvin Gibbs:
quelli che nel 2010 se ne andavano in giro, sempre nella provincia di
Kandahar, a uccidere civili afgani a sangue freddo per poi scattarsi
foto sorridenti vicino ai loro cadaveri ai quali strappavano i denti per
tenerseli come trofei. “Come si fa con le corna di un cervo che hai
abbattuto”, spiegò freddo il sergente Gibbs al processo.
Dall’inizio delle guerre post-11 settembre, la Lewis-McChord – definita dalla rivista militare Stars&Stripes
“la caserma più problematica dell’esercito Usa” – è diventata una vera e
propria fabbrica di reduci di guerra psicopatici, regolarmente
rispediti al fronte: qui si registra il più elevato tasso di suicidi e
di sindromi mentali post-traumatiche (Ptsd) degli Usa e una lista di
violenze e crimini commessi da veterani che non ha confronti.
L’ultimo
caso, di gennaio, sembra ricalcato sulla trama del primo Rambo: il
soldato semplice Brandon Barnes, reduce dalla guerra in Iraq, ha uno
scontro a fuoco con dei ranger tra i boschi nei pressi della base, ne
uccide uno e si dà alla fuga tra le montagne, fino a morire di freddo
affogando in un ruscello.
In altri casi, i reduci della Lewis-McChord hanno ucciso agenti di polizia, commilitoni, mogli e figli.
L’autore
del massacro di domenica, reduce da tre missioni in Iraq e in
Afghanistan da dicembre, “non è un soldato canaglia: è la Lewis-McChord a
essere una caserma canaglia”, ha commentato Jorge Gonzalez, direttore
di GI Voice (organo dell’associazione di veterani anti-guerra
Coffee Strong). “Da tempo chiediamo un’inchiesta parlamentare su quella
base, teatro di così tanti episodi negativi”.
“In dieci anni – ha
aggiunto Gonzales – la Lewis-McChord ha prodotto la strage di Panjwai,
il Kill Team, un’epidemia di suicidi e di tossicodipendenza, omicidi e
abusi sessuali, violenze domestiche contro le donne, compresa una figlia
annegata con waterboarding e molto altro ancora. Tutto questo non è
opera di qualche mela marcia, ma prodotto della sistematica
disumanizzazione dei soldati di questa caserma. Tutto ciò continuerà
fino a quando continueranno le guerre”.
Fonte.
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