Il grande swap sul debito della Grecia ha avuto adesione elevate,
persino impreviste, se non erro pari al 95,7%. Il meccanismo
neocapitalistico continua a funzionare, e piuttosto bene dal punto di
vista dei vincitori e padroni, ma nonostante le elevate adesioni, quelle
propriamente volontarie sono rimaste al di sotto della soglia minima
imposta del 90%. Perciò, in questo mare di regole-capestro imposte dalla
Grande Finanza agli stati tributari, saranno Bruxelles con l’Eurofin e
un ennesimo organismo sopranazionale in mani globaliste, l’ISDA
(Intenational Swaps e Derivatives Association) che controlla lo
strategico mercato dei prodotti derivati, a decidere rispettivamente se
accettare la richiesta greca di attivare le clausole di azione
collettiva e dargli ancora "aiuti", e se, violata la volontarietà sul
mercato dei derivati da parte della Grecia (adesioni volontarie
inferiori alla percentuale imposta), è il caso di far scattare la
tagliola dei CDS (di protezione e nel contempo speculativi) e provocare
così il default dello stato messo alle strette.
In tal caso si
tratterà di un default controllato, in modo che le architetture
finanziarie e di potere internazionali non ne risentano. Questa è la
prova che l’operazione della Global class è riuscita, o che comunque sta
per riuscire, che la “cavia” dell’esperimento, cioè la Grecia non è
riuscita a sottrarsi al destino che altri hanno deciso per lei, e che
l’esperimento potrà essere replicato, se ve ne sarà l’occasione.
I meccanismi della riproduzione allargata neocapitalistica funzionano
bene, perchè non c’è alcuna forza, alcun evento, se non imprevisto e
catastrofico, in grado di interromperli. La Creazione del Valore
azionario, finanziario e borsistica accelera ancora, con l’uso dei
derivati, ogni operazione di questo tipo ha la duplice valenza di
sottomettere stati e popoli ai voleri dei globalisti e nello stesso
tempo creare nuovo valore, ed infine, le strutture messe in piedi dalla
classe globale dominante (UE, UEM, BCE in Europa) sono in grado di
reggere agli urti. Non vi è attualmente alcuna forza ostile, stati
ribelli, movimenti popolari agguerriti, organizzazioni armate
clandestine, eccetera, in grado di metterne in discussione potere e
tenuta.
Indipendentemente dalle decisioni dell’Eurofin di Bruxelles in
conference call, attese a stretto giro di posta per le ore 2 p.m. di
oggi, 9 marzo 2012, e da quelle dell’ISDA, che riguardano il giudizio
sulla ristrutturazione volontaria del debito e l’eventuale default da
far scattare, possiamo affermare, dal punto di vista della classe
globale dominante, che l’operazione greca, anzi, l’”esperimento” greco
ha avuto un certo successo, e sarà replicabile in futuro per soggiogare
altri paesi, magari apportandovi qualche necessaria modifica.
A questo punto possiamo chiederci: come andrà l’”esperimento” italiano?
Fonte.
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