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10/03/2012

L’”esperimento” greco ha avuto un certo successo

Il grande swap sul debito della Grecia ha avuto adesione elevate, persino impreviste, se non erro pari al 95,7%. Il meccanismo neocapitalistico continua a funzionare, e piuttosto bene dal punto di vista dei vincitori e padroni, ma nonostante le elevate adesioni, quelle propriamente volontarie sono rimaste al di sotto della soglia minima imposta del 90%. Perciò, in questo mare di regole-capestro imposte dalla Grande Finanza agli stati tributari, saranno Bruxelles con l’Eurofin e un ennesimo organismo sopranazionale in mani globaliste, l’ISDA (Intenational Swaps e Derivatives Association) che controlla lo strategico mercato dei prodotti derivati, a decidere rispettivamente se accettare la richiesta greca di attivare le clausole di azione collettiva e dargli ancora "aiuti", e se, violata la volontarietà sul mercato dei derivati da parte della Grecia (adesioni volontarie inferiori alla percentuale imposta), è il caso di far scattare la tagliola dei CDS (di protezione e nel contempo speculativi) e provocare così il default dello stato messo alle strette.

In tal caso si tratterà di un default controllato, in modo che le architetture finanziarie e di potere internazionali non ne risentano. Questa è la prova che l’operazione della Global class è riuscita, o che comunque sta per riuscire, che la “cavia” dell’esperimento, cioè la Grecia non è riuscita a sottrarsi al destino che altri hanno deciso per lei, e che l’esperimento potrà essere replicato, se ve ne sarà l’occasione.

I meccanismi della riproduzione allargata neocapitalistica funzionano bene, perchè non c’è alcuna forza, alcun evento, se non imprevisto e catastrofico, in grado di interromperli. La Creazione del Valore azionario, finanziario e borsistica accelera ancora, con l’uso dei derivati, ogni operazione di questo tipo ha la duplice valenza di sottomettere stati e popoli ai voleri dei globalisti e nello stesso tempo creare nuovo valore, ed infine, le strutture messe in piedi dalla classe globale dominante (UE, UEM, BCE in Europa) sono in grado di reggere agli urti. Non vi è attualmente alcuna forza ostile, stati ribelli, movimenti popolari agguerriti, organizzazioni armate clandestine, eccetera, in grado di metterne in discussione potere e tenuta.

Indipendentemente dalle decisioni dell’Eurofin di Bruxelles in conference call, attese a stretto giro di posta per le ore 2 p.m. di oggi, 9 marzo 2012, e da quelle dell’ISDA, che riguardano il giudizio sulla ristrutturazione volontaria del debito e l’eventuale default da far scattare, possiamo affermare, dal punto di vista della classe globale dominante, che l’operazione greca, anzi, l’”esperimento” greco ha avuto un certo successo, e sarà replicabile in futuro per soggiogare altri paesi, magari apportandovi qualche necessaria modifica.

A questo punto possiamo chiederci: come andrà l’”esperimento” italiano?

Fonte.

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