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11/10/2013

Immigrazione: Grillo e Casaleggio sconfessano i loro senatori

Almeno i fascisti - in versione camicia nera o verde fa lo stesso - lo ammettono di essere contrari all’immigrazione: per conservare la ‘purezza della razza ariana’ o difendere la cultura nazionale, oppure perché gli abitanti del terzo mondo va bene aiutarli, ma a casa loro. L’estrema destra almeno si prende la responsabilità politica di fare le campagne contro i disperati che scappano da guerre, carestie e disastri naturali (spesso frutto della rapina e delle guerre scatenate per procura dalle potenze occidentali o dalla multinazionali) additandoli come facile capro espiatorio e responsabili di tutti i problemi che affliggono le società europee.

Beppe Grillo e Casaleggio invece no. Sono contro l’immigrazione e contro una politica più umana di accoglienza e di gestione dei flussi migratori. Ma non perché sono razzisti. No. Semplicemente perché se non avessero questa posizione non li voterebbe nessuno. Lo dice chiaro e tondo un breve ma esemplare post a firma dell’ex comico e del padrone del marchio e dell’azienda ‘Cinque Stelle’, pubblicato sul sito Beppegrillo.it questa mattina che sconfessa esplicitamente due senatori eletti nelle liste del movimento. Che a ben guardare in realtà non hanno votato ieri – insieme a Pd e Sel – per l’abolizione del reato di clandestinità, derubricando l’ingresso illegale nelle nostre frontiere - secondo quanto spiegano loro stessi - a infrazione punibile per via puramente amministrativa con risparmio di soldi e tempo. Troppo comunque per un movimento che mescola suggestioni e proposte di destra e sinistra, attento a non prendere mai posizione su niente per paura di scontentare gli elettori progressisti o quelli reazionari. Una difficile arte, quella di mischiare le carte in continuazione e di confondere le acque, quando si hanno centinaia tra deputati e senatori. Finché si parla di piste ciclabili il gioco regge, ma quando si passa a questioni più spinose non più.

Questa volta, infatti, Grillo e Casaleggio, presi alla sprovvista da un incidente di percorso che ha visto i loro senatori decidere su una cosa così importante senza chiedere il permesso, hanno dovuto mostrare le carte. Dimostrando per l’ennesima volta la visione reazionaria dei padroni del M5S già emersa in passato su molte questioni. Oppure, nella migliore delle ipotesi, che il movimento è un contenitore vuoto: nessuna identità politica, nessuna visione del mondo, nessun progetto a lungo termine, nessuna visione di classe della società. L’unica funzione che si candida a svolgere è quella di portare nelle istituzioni una generica protesta contro la casta che di volta in volta rappresenta le pulsioni di una società impaurita e confusa, incapace di organizzarsi per difendere i propri diritti e sempre più aggressiva e rancorosa contro chi sta appena un po’ peggio. L’M5S non prende decisioni, non ha pensieri propri, e se la società pensa che gli immigrati rubino il lavoro agli italiani questa è la posizione che gli eletti difenderanno nelle istituzioni.

Eccolo il diktat dei padroni del marchio:

"Ieri è passato l'emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull'abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all'interno. Non siamo d'accordo sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché un portavoce non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno. Il M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo. Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico. Sostituirsi all'opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono "educare" i cittadini, ma non è la nostra. Il M5S e i cittadini che ne fanno parte e che lo hanno votato sono un'unica entità. Nel merito questo emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice "La clandestinità non è più un reato". Lampedusa è al collasso e l'Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?".

Firmato Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio

Razzisti. Per necessità, per comodità, per convenienza e opportunismo, ma comunque razzisti.

Fonte

Roba degna della Forza Italia peggiore.

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