05/02/2014
Conferma piena: Camusso vuol "processare" Landini
Cinque giorni dopo gli articoli di Contropiano e Pagina99, arriva non solo la conferma dell'intenzione di Susanna Camusso di "processare" Maurizio Landini, ma addirittura la lettera interna con cui "il segretario generale" - al maschile, come ama essere chiamata - si rivolge al Collegio Statutario per chiedere se il percorso ipotizzato sia praticabile.
Le "smentite" diffuse dal portavoce di Camusso, Massimo Gibelli, anche via Facebook e persino su Contropiano, sono state smontate stamattina da Il Fatto Quotidiano - che mantiene la pessima abitudine dei "grandi giornali" di non nominare mai i "concorrenti" che hanno dato per primi, e con largo anticipo, la notizia.
Ma almeno ora tutti si possono misurare con la "bomba" che Camusso ha seminato sulla strada del congresso Cgil. Se questo è il trattamento post-congressuale immaginato per un segretario generale di categoria - tra l'altro firmatario della sua stessa mozione di maggioranza - ognuno può facilmente immaginare cosa sarà riservato ai "dissidenti" palesi in questa battaglia.
Il rischio, evidente, è che moltissimi dirigenti, delegati e semplici iscritti siano - dopo maggio - estromessi da ogni incarico e accompagnati alla porta. La via del "sindacato unico di regime", chiaramente tracciata nel "testo unico" sulla rappresentanza concordato insieme a Cisl, Uil e Confindustria, è del resto incompatibile con l'esistenza di aree "disomogenee" rispetto a una linea di politica sindacale che mette al centro l'intangibilità degli interessi aziendali.
Probabile, dunque, che Scarpa e Peroni - passati nei giorni scorsi dalla Cgil all'Usb - siano stati solo gli apripista per una valanga di militanti sindacali indisponibili a fare da supporto al regime. Come Camusso pretende.
Il segretario della Fiom, naturalmente già avvertito dell'attacco in preparazione da parte di Camusso, prova comunque a far finta di nulla, da buon militante d'organizzazione. «Se la Cgil» fosse davvero pronta a denunciare la Fiom agli organi di garanzia del sindacato sull'accordo sulla rappresentanza «sarebbe un fatto gravissimo».
«Non ne so nulla, per quello che mi riguarda abbiamo chiesto alla Cgil di ottenere che i lavoratori possano votare e decidere sugli accordi», ha dichiarato il segretario della Fiom, «una richiesta di democrazia minima. Se a una richiesta simile ci fosse una risposta della Cgil di questa natura attraverso gli organi di garanzia del sindacato», ha constatato Landini, «sarebbe un fatto gravissimo».
Comunque, ha concluso, «quello che mi interessa è concentrarmi su Electrolux, su Fiat, sui lavoratori in cassa integrazione, su chi è in difficoltà e non ha un lavoro: dobbiamo concentrarci su questi temi».
Niente politica, insomma. Almeno sulla stampa. Che è poi il terreno su cui il segretario confederale ha deciso di "ridimensionare" una volta per tutte il popolarissimo leader dei metalmeccanici.
Una volta impeditogli - anche solo per autocensura - di campeggiare sulle prime pagine, sarà molto più semplice - e indolore - per la Camusso "regolare i conti all'interno della Cgil". Senza fare prigionieri, come avrebbe detto Cesare Previti
5/2 La lettera di Susanna Camusso...da "Il Fatto" di mercoledì 05 Febbraio 2014
“Io sottoscritta Susanna Camusso, tessera numero 718519 del 2013 (non essendomi ancora stata consegnata la tessera 2014), (...) chiedo al Collegio Statutario di appurare se è coerente o consentito che il Segretario Generale di una Categoria, nel caso Fiom-Cgil, affermi che le decisioni del Comitato Direttivo non sono per lui e per la sua categoria un vincolo, e che non essendo vincolato discuterà con la Fiom-Cgil e i delegati quello che c’è da fare. Dichiarazioni (che allega a parte, ndr) rese nell’intervento al Comitato Direttivo e reiterate ripetutamente alla stampa. Chiedo, inoltre, al Collegio Statutario se si è in violazione della norma, come si possa determinare il rimedio o la sanzionabilità del comportamento stesso“.
Fonte
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento