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08/08/2020

USA - La disoccupazione corre verso l’abisso. I repubblicani guardano altrove

di Paul Krugman - New York Times

La crudeltà e l’ignoranza di Trump e dei suoi alleati stanno creando un altro disastro gratuito.

Nel caso non si fosse notato, il coronavirus è decisamente ancora tra noi. Circa un migliaio di americani muoiono ogni giorno da Covid-19, 10 volte il tasso riscontrato negli Stati dell’Unione Europea. A causa della nostra (statunitense, ndT) incapacità di controllare la pandemia, stiamo ancora soffrendo per i livelli di disoccupazione della Grande Depressione; la breve ripresa, guidata da tentativi prematuri di riapertura delle attività come se tutto fosse passato, sembra essersi esaurita quando gli stati si sono fermati, o hanno annullato la loro riapertura.

Nel frattempo gli aumenti dei sussidi di disoccupazione, un’ancora di salvezza cruciale per decine di milioni di americani si sono bloccati, e i negoziati su come ripristinare gli aiuti sembrano essere bloccati anch'essi.

A volte i titoli dei giornali descrivono questa crisi come conseguenza della “disfunzione congressuale”, facendo emergere un’avversione quasi patologica di alcuni media per le proprie origini.

Due mesi e mezzo fa è stata approvata una proposta di legge specificamente progettata per far fronte a questo disordine. L’amministrazione Trump e i repubblicani del Senato hanno avuto molto tempo per proporre un’alternativa, e invece hanno preferito non concentrasi sul problema fino a pochi giorni prima della fine dei benefici. E anche ora si stanno rifiutando di offrire qualsiasi cosa che possa alleviare in modo significativo la condizione dei lavoratori.

Questo è un sorprendente fallimento della governance, proprio lì con la cattiva gestione della pandemia stessa. Ma cosa lo si spiega? Malvagità ignorante o ignoranza malevola?

Parliamo prima dell’ignoranza.

La recessione da Covid iniziata a febbraio avrebbe potuto essere la recessione economica più semplice e comprensibile della storia. Gran parte dell’economia degli Stati Uniti è stata sospesa per contenere una pandemia. Le perdite di posti di lavoro si sono concentrate in servizi non essenziali e che erano altamente propensi a divenire potenziali focolai: ristoranti, viaggi aerei, visite dei dentisti.

L’obiettivo principale della politica economica era di rendere tollerabile questo blocco temporaneo, sostenendo i redditi di coloro che non erano in grado di lavorare.

I repubblicani, tuttavia, non hanno mostrato alcun segno di comprensione per tutto ciò. Le proposte politiche avanzate dalla Casa Bianca sono quasi surreali nella loro disconnessione dalla realtà: ridurre le tasse sui salari per i lavoratori che non possono lavorare? Consentire agli imprenditori di dedurre l’intero costo dei pranzi-da-tre-martini (definizione per il pranzo di manager e uomini d’affari, ndT) che non possono mangiare?

Non sembrano nemmeno capire i meccanismi con cui vengono pagati gli assegni di disoccupazione. Hanno proposto sussidi continuativi per un breve periodo, ma la realtà è che gli uffici statali che erogano gli aiuti per la disoccupazione non sono in grado di gestire la necessaria riprogrammazione.

Inoltre, i repubblicani sembrano ossessionati dall’idea che i sussidi di disoccupazione stiano rendendo i lavoratori pigri e riluttanti ad accettare un lavoro, cosa alquanto bizzarra anche se le indennità di disoccupazione riducessero davvero l’incentivo a cercare lavoro. Dopotutto, negli USA ci sono più di 30 milioni di lavoratori che ricevono benefici, ma solo 5 milioni di opportunità di lavoro. Non importa quanto duramente trattiate i disoccupati, non possono accettare lavori che non esistono.

È perciò una preoccupazione alquanto secondaria, quella di correlare l’erogazione del sussidio con l’incentivo alla ricerca di lavoro, come dimostrano tra l’altro diversi studi.

A proposito, una grande maggioranza di economisti ritiene che le indennità di disoccupazione abbiano contribuito a sostenere l’economia nel suo insieme, sostenendo la spesa dei consumatori.

Questo attacco all’aiuto alla disoccupazione è radicato nella profonda ignoranza. Ma c’è anche un forte elemento di malizia.

I repubblicani hanno una lunga storia nel far passare il messaggio che i disoccupati siano fallimenti morali (che preferiscono stare a casa a guardare la TV piuttosto che al lavoro), e gli anni di Trump sono stati segnati da un incessante assalto a programmi che aiutano i meno fortunati, da Obamacare ai buoni pasto.

Sono invece riemersi i “falchi del deficit” che sostengono che aiutare i disoccupati farà aumentare il debito nazionale.

Un recente report di Vanity Fair sul perché non abbiamo una strategia di mappatura del Covid nazionale generalizzata evidenzia come di fatto in questi mesi, per molti repubblicani, il Covid-19 fosse un problema degli “Stati blu” (quelli governati dai democratici, ndT), non rilevante per il proprio elettorato. Quando si sono resi conto che la pandemia stava esplodendo anche nella Cintura del Sole (gli States meridionali, quasi tutti repubblicani, ndT), era troppo tardi per evitare il disastro.

A questo punto, quindi, è difficile capire come evitare un’altra catastrofe gratuita. L’irrequietezza dell’amministrazione Trump e dei suoi alleati non porterà ad altro che a grossissime difficoltà finanziarie per milioni di americani.

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