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03/08/2021

Bologna, 2 agosto 1980, la strage di governo

Stanno emergendo fatti gravissimi, responsabilità gravissime. Altro che “strage fascista” appoggiata da “frange deviate” dei servizi...

Fu il Governo responsabile della strage, ideata dai vertici dei Servizi, eseguita da sgherri fascisti, assassini ieri, assassini e pistoleri oggi, merde sempre.

Se ne parlò – prima che accadesse, delle “nuove iniziative” dei Servizi “atte a contenere” la “deriva estremista” – in Consiglio dei Ministri.

Fate vobis, pare fu la parola d’ordine, magari poi sfuggì un poco di mano, fu “eccesso di zelo”?

Queste le ultime dichiarazioni del Presidente dell’associazione vittime strage di Bologna. Il presidente del Consiglio, il ministro degli Interni “non potevano non sapere”.

La deriva estremista era poi il tanto temuto dialogo fra classe operaia e Movimento, che era ritenuto (a ragione) esiziale per il sistema fasciodemocristiano: avrebbero perso il potere, sarebbe venuto al pettine il nodo del tradimento della Repubblica Partigiana, il tradimento della Costituzione, l’Italia trasformata con strisciante pervicacia in uno stato fantoccio degli USA e cattofascista.

Se ne accorsero nel 1969 e iniziarono le stragi, partendo da Piazza Fontana. Ma le radici stanno a Portella della Ginestra.

Per “contenere”, i Servizi eterodiressero i fascisti, servi dei padroni e della questura sempre, a fare strage di cittadini innocenti.

Freda e i suoi camerati fecero il lavoro sporco nel '69, quando la gang dei Calabresi pensò poi al depistaggio mafioso e violento.

Le cose non sono cambiate a Bologna 1980, la supposta “purezza” dei NAR e di Giusva Fioravanti sono una bella fola; stesso leitmotiv a Genova 2001, e non cambiano in Val Susa dagli anni '90 ad oggi.

Valpreda innocente nel 1969, come lo sono Nicoletta Dosio, Dana Lauriola e tutte/i i NoGlobal allora e i NOTAV nel 2021.

Pinelli assassinato, come Carlo Giuliani, come Sole e Baleno.

Giornali servi e bugiardi allora, servi e bugiardi oggi, leccaculo dei potenti, bugiardi e faziosi, venduti e schiavi, indegni del loro mestiere, traditori di sempre.

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