Solo quattro giorno fa Christian
Wulff, durante una conferenza stampa congiunta con Giorgio Napolitano,
decantava le lodi della Germania rispetto alla regolamentazione in atto
contro la corruzione, che la faceva brillare e risaltare rispetto agli
altri Stati. Oggi ha presentato le sue dimissioni, in seguito agli
scandali che lo hanno travolto proprio relativamente a sospetti di
corruzione.
I fatti risalirebbero a diversi anni fa, quando era ancora Presidente
della Bassa Sassonia. Avrebbe accettato vacanze pagate da alcuni
imprenditori, anche per piccoli importi quali 250€. La sua famiglia
avrebbe inoltre beneficiato di un prestito a tasso agevolato, tenuto
nascosto dalle dichiarazioni ufficiali, garantito dalla moglie di un
banchiere a lui vicino. Una questione molto "malinconica", insomma. Nel video le dimissioni di Wulff e le dichiarazioni di Angela Merkel, che oggi ha rinunciato al suo impegno con Mario Monti a Roma.
Nonostante l'imbarazzo cui è stato costretto Napolitano qualche giorno
fa proprio di fronte al presidente tedesco, l'Italia tuttavia ha poco da
festeggiare: secondo le classifiche stilate ogni anno da Transparency International sul grado di corruzione percepita siamo al 69-esimo posto. Insieme al Ghana. Resta sempre da capire perché non abbiamo ratificato la Convenzione Penale sulla Corruzione del Consiglio d'Europa, unici in Europa insieme all'Austria e, guardacaso, proprio alla Germania.
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