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18/02/2012

Wulff si dimette per corruzione, ma noi restiamo 69-esimi

Solo quattro giorno fa Christian Wulff, durante una conferenza stampa congiunta con Giorgio Napolitano, decantava le lodi della Germania rispetto alla regolamentazione in atto contro la corruzione, che la faceva brillare e risaltare rispetto agli altri Stati. Oggi ha presentato le sue dimissioni, in seguito agli scandali che lo hanno travolto proprio relativamente a sospetti di corruzione.


I fatti risalirebbero a diversi anni fa, quando era ancora Presidente della Bassa Sassonia. Avrebbe accettato vacanze pagate da alcuni imprenditori, anche per piccoli importi quali 250€. La sua famiglia avrebbe inoltre beneficiato di un prestito a tasso agevolato, tenuto nascosto dalle dichiarazioni ufficiali, garantito dalla moglie di un banchiere a lui vicino. Una questione molto "malinconica", insomma. Nel video le dimissioni di Wulff e le dichiarazioni di Angela Merkel, che oggi ha rinunciato al suo impegno con Mario Monti a Roma.

Nonostante l'imbarazzo cui è stato costretto Napolitano qualche giorno fa proprio di fronte al presidente tedesco, l'Italia tuttavia ha poco da festeggiare: secondo le classifiche stilate ogni anno da Transparency International sul grado di corruzione percepita siamo al 69-esimo posto. Insieme al Ghana. Resta sempre da capire perché non abbiamo ratificato la Convenzione Penale sulla Corruzione del Consiglio d'Europa, unici in Europa insieme all'Austria e, guardacaso, proprio alla Germania.


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