Un miliardo in cambio di… un miliardo. L’Aermacchi (gruppo
Finmeccanica) si è aggiudicata la gara per la fornitura di 30
addestratori di ultima generazione M-346 all’aeronautica israeliana. Il
caccia italiano ha battuto il coreano T-50 Golden Eagle, e per la prima
volta in 40 anni di esistenza dell’autoproclamato Stato di Israele,
rimpiazzerà i vecchi modelli di fabbricazione statunitense A-4 Skyhawks
Douglas. I coreani, per soffiare il contratto all’Aermacchi, si erano
impegnati addirittura a comprare il costosissimo scudo spaziale Iron
Dome, concepito da Israele per contrastare i lanci di razzi Qassam dalla
Striscia di Gaza. Evidentemente gli italiani hanno offerto di più.
L’accordo
tra Alenia-Aermacchi e l’Israeli Air Force ha un valore di circa un
miliardo di dollari. In cambio, Israele fornirà all’Italia ‘importanti
componenti militari strategiche’ per un miliardo di dollari. Un cambio
merci che rafforza i legami economici e soprattutto militari tra il
nostro Paese e Tel Aviv. Secondo organi di stampa israeliani (citati dal
blog di Antonio Mazzeo) in cambio degli M-346, l’Italia si sarebbe
impegnata ad acquistare due aerei Awacs del tipo ‘Gulfstream 550′ con
relativi centri di comando e controllo, e avrebbe siglato un accordo
preliminare per lo sviluppo di velivoli a pilotaggio remoto e dell’aereo
multi-sensore e multi-missione Jamms, un altro dei costosissimi
programmi militari approvati dal Parlamento italiano, con voto
bipartisan di centrodestra e centrosinistra. Lo Jamms è composto dalla
piattaforma aerea, dal sistema di comunicazione e raccolta informazioni
Sigint, dai radar di osservazione ad alta quota per l’individuazione di
oggetti in movimento e dal segmento di terra per la gestione e l’analisi
dei dati.
“Gli impegni italiani all’acquisto creeranno centinaia
di nuove opportunità lavorative per l’industria della Difesa di
Israele”, ha detto Udi Shinai, direttore generale del ministero della
Difesa israeliano.
Italia e Israele continuano una collaborazione
tra le Forze aeree già consolidata: ormai da anni, nei cieli della
Sardegna si svolgono esercitazioni militari Nato con i caccia israeliani
come invitati speciali. Lo scorso mese ottobre, gli israeliani hanno
inviato i propri caccia F-15 ed F-16 a cannoneggiare e bombardare i grandi poligoni terrestri della Sardegna,
nel quadro dell’esercitazione multinazionale ‘Vega 2011′. Due mesi più
tardi è stata la volta dei caccia Tornado e Amx dell’Aereonautica
italiana a sorvolare il deserto del Negev per partecipare ai war games
con gli israeliani.
Fonte.
Le spese militari sono una presa per il culo al più banale buonsenso.
In questo genere di articoli, comunque, essere un po' più precisi a livello tecnico sarebbe tanta roba...
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