Xi, che doveva invece dimostrare la sua capacità nel gestire i rapporti con il grande amico-nemico senza fargli nessuna concessione, ha subito espresso l’auspicio che la sua visita “potesse aiutare a migliorare la comprensione reciproca e ampliare il consenso tra i due Paesi”, procedendo sul percorso inaugurato dallo stesso Obama e dal presidente (uscente) Hu Jintao verso “una partnership cooperativa basata su rispetto reciproco e mutuo beneficio”. Traducendo dal “cinese”, rafforza la propria candidatura rivendicando una continuità tra la presidenza Hu e la (eventuale) sua e ribadendo che la Cina si considera interlocutore alla pari con gli Stati Uniti.
Xi è poi andato a cena con gli ex segretari di Stato Henry Kissinger e Madeleine Albright, ai quali ha ulteriormente chiarito: “Speriamo che gli Stati Uniti riescano a vedere la Cina in maniera obiettiva e razionale, e adottino misure concrete per promuovere la fiducia reciproca, soprattutto per gestire correttamente e discretamente i problemi che riguardano gli interessi fondamentali della Cina”.
L’impressione è che si andrà avanti con lo stesso copione fino a quando i rapporti di forza tra le due superpotenze non cambieranno ulteriormente, a vantaggio dell’una o dell’altra. Gli Usa non possono dismettere la propria vocazione a incarnare presunti “valori universali” da dispensare al mondo, pena la fine della propria “missione” e una crisi della propria identità più profonda.
Pechino non può d’altro canto permettere che le trasformazioni interne siano dettate da input che vengono da fuori: le ferite del colonialismo occidentale sono ancora aperte, mentre lo Stato-partito si gioca tutto nel grande progetto di far tornare la Cina “Zhong Guo”, il Paese al centro del mondo (più dal punto di vista economico e morale che militare).
Sembrerebbe che le opposte strategie siano irriducibili, ma i vincoli della globalizzazione e i legami tra le due economie suggeriscono formule come la “partnership cooperativa”. Domani si vedrà.
Fonte.
La costante presenza di Kissinger dietro il sipario è la dimostrazione lampante che l'alternanza politica negli Stati Uniti è una favola per bambini dell'asilo.
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