Tra un anno si terranno le elezioni politiche. Tra un anno saremo più o
meno nelle condizioni odierne della Grecia. Nel 2012 il PIL sarà negativo dell'1,3%,
secondo le previsioni più ottimistiche, il che equivale a circa un
milione e duecentomila posti di lavoro in meno. Peggio di noi faranno
solo Grecia e Portogallo, nazioni sostanzialmente fallite. Il credito
alle imprese è scomparso. Si ritirano i fidi già concessi, non si
erogano più prestiti. Le banche reggono grazie ai prestiti della BCE,
soldi peraltro degli Stati, quindi nostri, dei cittadini. Soldi
sottratti allo sviluppo per comprare titoli pubblici e obbligazioni
bancarie. Il Paese è allo stremo e si cerca di risollevarlo con gli
accertamenti degli scontrini nei negozi, che chiudono sempre più spesso,
e con le spaventose sanzioni di Equitalia a comuni cittadini. Una
barzelletta.
I disordini sociali sono alle porte e i partiti si
stanno preparando. Nella primavera del 2013 può succedere di tutto. Le
elezioni sono uno spartiacque. Ci sono varie ipotesi di lavoro per
impedire un cambiamento radicale e la scomparsa degli attuali partiti.
Lo sbarramento alla Camera all’8% e al Senato al 12%. Un premio
raddoppiato di coalizione (se non ti allei e superi lo sbarramento ti
ritrovi comunque con un pugno di parlamentari). La nascita di un Partito
Unico (il “Partito della Nazione”?) con Pdl, Pdmenoelle e Udc
nello stesso cartello. Più o meno quello che avviene adesso con il voto
unificato a Rigor Montis di Berlusconi, Bersani e Casini. Una
sostanziale ufficializzazione di uno stato di fatto per un’altra
legislatura con il mantenimento di un miliardo di finanziamenti pubblici
e la bocciatura di qualunque risultato referendario e di leggi
popolari. Come prima, più di prima.
Saranno elezioni incandescenti.
Non escludo la possibilità di uno slittamento se la situazione sfuggisse
di controllo. La stagione delle bombe potrebbe tornare. Loro non si
arrenderanno mai (noi neppure). Ci vediamo (in ogni caso) in Parlamento.
Fonte.
Belìn ci manca solo il revival degli anni di piombo...
Nessun commento:
Posta un commento