“Ora
andremo a togliere i terreni, che peraltro sono stati venduti a
centinaia di acquirenti, aumentando i destinatari delle notifiche e del
dissenso“
“cercano il morto…”
Queste
erano le dichiarazioni del capo della Polizia (dirigente più pagato in
Italia) Manganelli pochi giorni fa parlando della Valle di Susa. Due
cose rigiravano in ogni sua analisi: gli espropri e il morto. Il famoso
morto che vorrebbero da Maroni al Sap arrivando al super poliziotto.
Il morto che stamattina avevano quasi trovato e del quale la
responsabilità è tutta loro.
Per ora
le condizioni di Luca lo danno fuori pericolo e noi ci auguriamo con
tutto il cuore, che migliorino ancora, ma quanto avvenuto questa
mattina è gravissimo e le responsabilità vanno ben evidenziate (la
situazione di Luca è comunque molto grave).
Il
blitz di oggi è avvenuto dopo una manifestazione di oltre 70.000
persone che hanno partecipato ad un corteo che chiedeva lo stop dei
lavori, al quale i sindaci della Valle e la Comunità Montana hanno
affidato molto perchè mai presi in considerazione nè dai tavoli
istituzionali dai quali vengono esclusi, nè dal nuovo governo.
Avevamo
avuto delle informazioni che ci portavano a lanciare un allarme
generale di 24/48 ore, che le forze del cosidetto ordine hanno voluto
anticipare tentando di prenderci alla sprovvista e agendo in maniera
rapida, decisa e supportata da centinaia di uomini e mezzi come mai si
erano visti in Valle.
Alla Maddalena
vige lo stato di polizia, non quello normato dal sito di interesse
nazionale (che nessuno sa ancora cosa significhi), ma quello dove la
Questura e il Ministero dell’Interno, con la copertura della Prefettura
decidono il bello e il cattivo tempo, in barba a qualsiasi diritto
costituzinale. Per fare l’azione di esproprio vi erano dei passaggi
formali e burocratici che dovevano essere rispettati, mentre questo non
è avvenuto. La copertura legale all’azione delle FFOO è stata data
dall’ennesima ordinanza prefettizia che per scopi di ordine pubblico si
arroga il diritto di decidere su qualsiasi cosa. Non servono
opposizioni legali e ricorsi al Tar, il Prefetto da tempo il via
libera a qualsiasi atto militare sul territorio della Valle di Susa
come se niente fosse, come se questo fosse normale.
L’atto
che ha portato Luca a ferirsi in tal modo è un atto di resistenza
pacifico che è stato portato alle estreme conseguenze dagli agenti che
lo hanno inseguito e pressato in modo che salisse più in alto. Non
possiamo e non vogliamo parlare di incidente, perchè se Luca era lì era
perchè voleva come tutti noi e come in tutte le altre occasioni,
difendere la Valle. Se ora si trova al Cto in condizioni gravissime
invece è la conseguenza del morto invocato dai poteri dello stato, deve
essere chiaro sempre. Chi ha dato l’ordine dell’allargamento, chi lo
copre politicamente, chi ha organizzato il blitz sono i soli
responsabili di questa situazione
Il movimento notav non farà un passo indietro e la mobilitazione si sta già dispiegando.
Mi correggo, la relazione dei servizi segreti presentata dal Copasir è la giustificazione di una militarizzazione politica già ampiamente in atto in Italia.
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