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27/02/2012

Europa oggi: 160 finanzieri tedeschi per riscuotere le tasse in Grecia

Quello che sta accadendo in Grecia è esemplare per spiegare a cosa serva effettivamente l'Unione Europea per come è oggi.
Ovvero a ratificare su base continentale la perdita di sovranità di un paese rispetto ad un altro. In questo senso il rapporto tra Germania e Grecia è paradigmatico. Il paese ellenico è diventato una colonia finanziaria di Berlino in modo così stretto da perdere autonomia economica per non parlare di quella politica. Berlino infatti, dopo aver impedito di fatto la realizzazione di un referendum in Grecia sulle misure economiche in autunno, ha già suggerito ad Atene di rinviare le elezioni che si dovrebbero tenere ad aprile. L'autore di questo genere di richieste è sempre lo stesso: il ministro delle finanze Schauble che si distingue oltretutto per chiedere alla Grecia tagli più aspri alla spesa sociale per salvaguardare gli interessi delle banche tedesche. Nel contesto dei rapporti tra Grecia e Germania c'è poi quest'ultima notizia. Sono pronti 160 finanzieri tedeschi da spedire in Grecia per riscuotere le tasse nel paese ellenico. Uno di questi finanzieri ha anche candidamente detto a Der Spiegel che la situazione gli ricorda l'unificazione della DDR quando dalla capitale della RFT, allora Bonn, si spedivano funzionari per meglio preparare amministrativamente l'unificazione con la Germania Est. Solo che stavolta l'unificazione, specie in questi termini coloniali, non l'ha chiesta proprio nessuno.
Non si era mai visto nella storia dell'Europa moderna che un paese sovrano spedisse i propri finanzieri per riscuotere le tasse in un altro paese. Tasse che serviranno a pagare gli interessi tedeschi, ma anche francesi, sul debito. Mica per rilanciare l'economia del paese ellenico.
E non si pensi che all'interno della Germania, rispetto alla Grecia, ci sia tutta questa differenza di vedute. Recentemente quando alla Fdp, il partito dei falchi liberisti di Schauble, sembravano mancare i numeri in parlamento sulla politica dura nei confronti della Grecia sono arrivati in soccorso i voti dei socialdemocratici e dei verdi. Questi ultimi, per bocca del loro portavoce, sostengono che il debito i greci lo devono pagare eccome. Sembra quindi emergere con nettezza un problema grande come l'Europa che si chiama Germania. Va affrontato senza il veleno del nazionalismo nella consapevolezza che in Europa le politiche oggi si fanno a vantaggio di un piccolo nucleo di paesi con in testa Berlino.
Nel frattempo si sta per essere eletto il nuovo presidente tedesco. Che si è fatto notare per aver firmato un appello ad equiparare, culturalmente e politicamente, comunismo e nazismo. Un appello firmato anche da organizzazioni di estrema destra dell'est, tanto per capire che oltre ad essere anticomunista questa carta di intenti non si mostra nemmeno equidistante tra le parti.
Così è l'Europa oggi mentre la crisi finanziaria ed economica continua.

Le fonti:

Der Spiegel

http://www.spiegel.de/wirtschaft/soziales/0,1518,817498,00.html

Frankfuter Allgemeine

http://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/verschuldetes-griechenland-deutsche-finanzbeamte-wollen-griechische-steuern-eintreiben-11662073.html

Fonte.

"Il fascismo è tornato di moda"

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