Sanremo, prima serata. Arriva Celentano e si lancia in uno sproloquio infinito di 50 minuti.
Condivisibile o no, poco importa: ha annoiato e non poco. Il giorno
dopo, visto che il Molleggiato (ormai ribattezzato il “Noleggiato”)
spara cannonate mica da ridere su Chiesa, stampa cattolica, Aldo Grasso e tutto il cucuzzaro, la morigeratissima Lorenza Lei manda il vicedirettore generale Antonio Marano,
commissario con licenza di intervenire. Roba da Rai, insomma: la stalla
viene chiusa goffamente dopo che i buoi sono scappati, peraltro
spernacchiando il contadino.
Sanremo, seconda serata. Belen Rodriguez scende la
scalinata dell’Ariston letteralmente con la passera al vento, mostrando
il tatuaggio farfalloso piazzato accanto alla farfalla farfallosa
propriamente detta. Mutande sì o mutande no? Mutande no. E basta
riguardare il video per notare l’accenno di pube spuntare da sotto il
vestito svolazzante. Reazioni della cattolicissima Lorenza Lei? Zero,
nada, nisba. Nemmeno una parola scandalizzata sull’esibizione sfrontata
del pube femminile in prima serata, sul palco dello show più
nazionalpopolare d’Italia. Nemmeno uno straccio di
vicedirettoregrancavalierelupmanfigldiputt inviato sul posto per mettere
una pezza sulla sfrontata patonza.
Peraltro, le grazie di Belen le abbiamo viste tutti (o quasi) nel video porno
fatto circolare dall’ex fidanzato argentino. Non abbiamo visto niente
di nuovo, insomma. Tutta roba riciclata che ha già fatto impazzire (e
perdere la vista?) migliaia e migliaia di nerd smanettoni.
E non siamo certo scandalizzati da questa ostentata nudità, sia chiaro.
Quello che sorprende è l’atteggiamento di viale Mazzini: Celentano
sproloquia e il giorno dopo commissariano la Rai; Belen “spatonza” e il
giorno dopo niente, tutti zitti e muti. E magari qualche dirigente del
settimo piano di viale Mazzini sta pure riguardando ossessivamente il
video incriminato, chissà…
Tutto frutto della classica doppia morale della Rai,
che da un lato fustiga chi la fa fuori dal vasetto, chi attacca
l’inattaccabile, a ragione o a torto poco importa, e dall’altro chiude
un occhio, anzi due, su altri tipi di volgarità, quelli più classici da
tette e culi, che tanto piacciono, secondo i lungimiranti padroni della
tv di Stato, al pubblico italiota.
Sabato, intanto, tornerà Adriano Celentano. Consiglio
non richiesto per il Molleggiato: dica tutto ciò che vuole, esageri,
spari altri 125 milioni di cazzate, ma lo faccia scoprendo l’inguine e
mostrando un po’ di pelo pubico. Lorenza la Cattolica non avrà nulla da
ridire, ne siamo sicuri.
Fonte.
Mi sa che il festival ha rotto il cazzo a un sacco di gente.
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