Putin ha vinto ancora le elezioni in Russia. Eppure già si parla di brogli. Come da copione, in Russia...
C'è
da dire che tutte le elezioni che sono state fatte dal 1989 in avanti
sono state variamente truccate. E questo non sono io a dirlo, ma è stato
lo stesso Presidente uscente Dmitry Medvedev a renderlo palese.
Medvedev, qualche giorno prima delle elezioni, incontrando un gruppo di
parlamentari e dirigenti politici dei partiti che erano stati esclusi
dalle elezioni della Duma, aveva detto: "Non siate così stupiti, del
resto voi tutti sapete che anche le prime elezioni che elessero Boris
Eltsin nel 1996 furono truccate". Naturalmente in quel caso tutto
l'occidente, è giusto ricordarlo, applaudì all'unanimità alle elezioni
democratiche in Russia. Ma se si fosse guardato con attenzione, si
sarebbe scoperto che erano state truccate anche quelle!
Quindi, il fatto che oggi si parla di brogli alle elezioni russe, non mi
stupisce per niente. Sono convinto che in tutte queste elezioni c'è
stata un'operazione di ritocco, in qualche caso anche molto marcato.
Specie nelle zone più periferiche del Paese.
A che punto è la democrazia in Russia? Giusto ricordare che è uno
dei Paesi dove viene ucciso il maggior numero di giornalisti
"scomodi"...
Secondo me è giusto partire dicendo che anche in italia non abbiamo una
grande libertà. Il nostro pluralismo è molto relativo. Certamente in
Russia la situazione è ancora peggio. C'è da dire che sono paesi che
hanno culture diverse, tradizioni diverse. Noi abbiamo la Costituzione repubblicana
nata dalla Resistenza, loro hanno una Costituzione fatta in modo
autoritario, quindi non possiamo aspettarci da loro che siano uguali a
noi. Non lo sono. I nostri standard democratici per loro non funzionano.
La cosa più giusta da fare è misurare cosa era la Russia qualche anno
fa e cosa è oggi, misurare la Russia con sé stessa, insomma. Non con il
nostro metro che non si sa bene per quale motivo dovrebbe fare da pietra
di paragone anche per loro.
Se dovessimo ragionare in termini di cruda definizione democratica,
potremmo dire tranquillamente che il popolo russo non sa ancora cosa
sia la democrazia. Nella sua grande maggioranza si adatta a scegliere il
leader che gli viene proposto. Sceglie dopo il grande trauma subito con
il crollo dell'Unione Sovietica, sceglie in questo caso l'uomo che
garantisce la stabilità. E lo sceglie come? Con brogli,
nel senso che è una scelta sostanzialmente maggioritaria ma che viene
presentata come una scelta plebiscitaria che invece non è!
Probabilmente con un voto pulito Putin avrebbe vinto ugualmente, ma non
avrebbe vinto al primo turno, avrebbe vinto al secondo turno e non
avrebbe vinto con il 66% abbondante, ma avrebbe vinto con il 50, con il
51 al secondo turno. Questo è il quadro reale. I russi sostanzialmente
preferiscono la stabilità alla democrazia.
Putin è un po' il Berlusconi russo?
No non credo che si possano fare confronti, anche se sono amici. Sono
due stili diversi, due culture diverse, due modi diversi di concepire il
potere. Poi soprattutto c'è la diversità della dimensione, Putin è
comunque il dirigente di un paese che è una potenza mondiale, Berlusconi
non è mai stato dirigente di un paese di questo genere, quindi è stato
un po' più arlecchinesco. Però sicuramente se dovessimo metterli
insieme, penso che della democrazia abbiano più o meno la stessa idea.
Adesso l'unica cosa che posso aggiungere è che nonostante tutto quello
che ho detto fino a ora c'è una novità, cioè il fatto che in Russia esiste un'opposizione.
E Putin ha capito che questa opposizione non è cancellabile, perciò non
usa la forza. Oggi avremo una manifestazione nel pieno centro di Mosca
in Piazza Pushkin che non era mai stata consentita
prima. Sicuramente ci saranno centinaia di migliaia di persone che
manifesteranno perché le elezioni sono state truccate, ma non credo che
ci sarà l'intervento della Polizia, credo che Putin ha avviato un
processo in cui in qualche maniera terrà conto che il paese non è più
quello di 15/10/5 anni fa!
Fonte.
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