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03/11/2014

A Brescia Renzi come Mussolini, contestatori a casa


Una delle abitudini più odiose del fascismo storico era la creazione della "folla plaudente", ad ogni occasione. Che richiedeva ovviamente l'impedimento fisico per eventuali - anche se improbabili, visto il rischio che si correva - "fischiatori". Per maggiore sicurezza, quando Mussolini viaggiava, tutti gli schedati come sovversivi residenti lungo la strada percorsa dal "duce" venivano portati in questura o nelle stazioni dei carabinieri (o della "milizia") e trattenuti fino a passaggio avvenuto.

Renzi domattina a Brescia incontrerà gli industriali locali, impegnati nell'assemblea dell'Aib, all'interno della fabbrica Palazzoli, poi visiterà altre due fabbriche. Atto di coraggio, dopo le manganellate sugli operai dell'Ast di Terni e lo stesso Landini?

Non esattamente. L'amministratore delegato della prima e più importante fabbrica, Luigi Moretti, ha imposto un giorno di ferie forzate a tutti i dipendenti. Insomma, non ci sarà un solo operaio "vero" (le comparse si possono sempre affittare). Ma va segnalata la taccagneria del padrone che vuol fare bella figura col premier: gli operai obbligati a restare a casa perderanno anche la giornata di stipendio.

Al Fatto Quotidiano, alcuni giorni fa, l'amministratore delegato ha spiegato che “Si tratta di uno stop legato a necessità logistiche e di sicurezza che derivano proprio dalla presenza del presidente del Consiglio, che avrebbe chiesto espressamente agli industriali di organizzare la loro assemblea in una fabbrica”. Chiaro il discorso? Se c'è Renzi, non ci possono essere i metalmeccanici (incazzati a Brescia come altrove). Sia mai detto che vogliano esprimere il proprio parere sul jobs act...

Ma certa gente non ha il senso del limite, né del ridicolo. E quindi esagera: “Abbiamo fatto ferie collettive. Altrimenti non potremmo ricevere quella quantità di persone nello stabilimento, come è desiderio del presidente Renzi”. “I lavoratori - secondo lo stesso Moretti - sono tutti d’accordo. Chi dei dipendenti vuole partecipare è invitato. È uno dei loro giorni di ferie, e lo fanno nel periodo dei morti, quindi gli va anche bene”. In pratica: tutti a far festa casa, ma a spese loro, poi se qualcuno vuol fare la claque, venga pure; lo terremo presente per una medaglia al merito dei lecca...

La Fiom ha organizzato per l'occasione un corteo e un presidio davanti alla fabbrica. Ha anche inviato una lettera a Renzi perché incontri anche i lavoratori. Ma pare che non ci sia stata risposta. Sperando che non vadano considerate una risposta eventuali manganellate-bis...

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