Alla fine di agosto Salvini ed il presidente della regione Veneto Zaia hanno firmato in pompa magna il protocollo di legalità della Pedemontana. Un’autostrada interna alla regione, che costerà cifre senza precedenti in un paese che pure di cattivi precedenti ne ha tanti. Pare che alla fine il costo complessivo della Grande Opera veneta raggiungerà i 13 miliardi. Sono meno di cento chilometri, quindi il costo a chilometro dell’autostrada di Zaia e Salvini sarà di oltre CENTOTRENTAMILIONI. Neanche se fosse di piastrelle di ceramica firmate.
Pare che il solerte Toninelli, abbia fatto un balzo vedendo le cifre e che si sia chiesto se abbia senso quest’opera. Gli ha risposto subito Zaia veemente: la Pedemontana non si tocca! Chi vincerà secondo voi, mentre ripartono i lavori del TAP in Puglia e del TAV in Valle Susa?
La Lega contende al PD il ruolo di primo partito delle grandi opere inutili, soprattutto al Nord. In Lombardia Maroni e Renzi pochi anni fa hanno inaugurato la BreBeMi, inutile autostrada ancora oggi mezza vuota, che costa allo stato centinaia di milioni ogni anno per ripianare i buchi della gestione privata. Al Nord la Lega è prima di tutto Lega Nord, partito degli affari e delle privatizzazioni, che usa i fondi pubblici come la peggiore vecchia democrazia cristiana.
Vedremo come andrà a finire con la Pedemontana, anche se non scommetterei un centesimo sul fatto che i poveri cinquestelle riescano ad impedire alla la Lega (Nord) di portare a casa a spese nostre un altro costosissimo bottino.
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