Il leader dell’opposizione parlamentare, Henri Falcón, che alle ultime elezioni presidenziali è arrivato secondo dietro al vincitore Maduro, ha espresso venerdì la sua posizione contro le sanzioni statunitensi, affermando che limitano l’accesso al cibo e alle medicine per la popolazione.
La dichiarazione è avvenuta dopo che l'inviata dell’ONU in Venezuela, l’ex presidente cilena Bachelet, dopo aver visitato i programmi sociali ed alimentari del presidente Maduro aveva dichiarato:
“Sono preoccupata dal fatto che le sanzioni imposte quest’anno sulle esportazioni di petrolio e sul commercio dell’oro stanno esacerbando e aggravando la crisi economica in Venezuela. Lo scontro tra le due parti politiche aggraverà la crisi, i venezuelani non possono permettersi di far deteriorare la situazione nel paese. Faccio un appello a mettere da parte la visione a breve termine e concentrarsi sul medio e lungo termine favorendo il dialogo”.
Le parole hanno mandato su tutte le furie gli ultras della destra venezuelana che su twitter hanno usato parole di fuoco contro la Bachelet, “colpevole” a loro avviso, di aver chiamato “presidente” Nicolás Maduro e di aver messo sullo stesso piano maggioranza ed opposizione.
Le dichiarazioni del leader oppositore Falcón quindi, che ha pubblicamente appoggiato la visione della Bachelet, rende ancor più evidente quanto sia marcata la divisione nella opposizione venezuelana tra l’ala golpista e fascista da un lato e quella più centrista dall’altro.
Le sconfitte elettorali della destra in Venezuela derivano dalle proprie divisioni interne e dalla incapacità di presentare un progetto credibile, non dai brogli o dalla presenza di una dittatura come loro stessi sbandierano da anni.
https://www.panorama.com.ve/…/No-estamos-de-acuerdo-con-las…
http://vtv.gob.ve/alta-comisionada-ddhh-onu-llamado-dialog…/
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