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17/06/2019

Il poliziotto miserabile che spezza le gambe agli operai


Il compagno Roberto Montanari, sindacalista USB, ha pubblicato la foto terribile del doppio ginocchio di Mansour, operaio in lotta per il lavoro a cui la polizia ha spaccato una gamba.

Insieme a più di altri cento facchini, Mansour è stato licenziato dal gruppo commerciale IPER a Soresina, violando le regole degli appalti e ogni più elementare diritto del lavoro e della persona. Contro i facchini, in lotta per la vita assieme alle loro famiglie, è intervenuta la polizia di Salvini, tornata ferocemente antioperaia come quella di Scelba, con l’aggiunta di una dose di razzismo.

Per spezzare a manganellate un ginocchio ad una persona che ha perso il lavoro non ci vuole infatti solo un addestramento infame, che una persona normale non ha. Ci vuole anche una dimensione di odio, verso l’operaio e verso il migrante, che solo una pesante educazione a rovescio può instillare in un poliziotto.

Salvini ha legittimato e liberato i mostri violenti che erano stati scatenati nella società da anni di sopraffazioni ed ingiustizie.

Il poliziotto infame che ha rotto la gamba a Mansour è discepolo diretto di coloro che hanno pestato Cucchi ed Aldrovandi. E come loro fonda la sua violenza sulla convinzione dell’impunità.

Oggi questa violenza viene posta a servizio diretto del profitto e così viene legittimata. Perché nulla come il mercato garantisce e giustifica la ferocia. E se poi questa ferocia si rivolge verso chi lotta, beh allora anche il poliziotto spacca gambe diventa un tutore della legalità.

Il Decreto sicurezza bis vuol dire solo doppia ferocia e doppie bastonate.

Bene ha fatto Montanari a pubblicare la foto, bene faremo tutti noi a pretendere giustizia contro il poliziotto miserabile, chi lo comanda, chi lo copre e giustifica. E soprattutto a combattere il potere economico e gli affari che si sostengono con gli squadristi in divisa.

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