Questa volta è il turno dell’Artico e a dare la notizia è Il Sole 24 Ore. A leggere quanto pubblicato c’è effettivamente da pensare: ben 1
miliardo di barili di petrolio e 338 miliardi di metri cubi di gas.
Apparentemente è moltissimo,
non c’è che dire, ma se si considerano le cose un po’ più da vicino si
scopre una lunga serie di questioni da considerare attentamente per
poter dare un giudizio equilibrato.
Attualmente infatti si estraggono circa 84,5 milioni di barili al giorno, pari a ben 25 miliardi l’anno:
questo dato può contribuire a mettere nella giusta luce l’intera
questione, visto e considerato che parliamo di circa il 4% del consumo
globale annuo. E tutto questo ammettendo che la stima di 1 miliardo di
barili, fornita da Igor Sechin, l’a.d. di Rosneft, sia esatta.
Anche questo fatto però è
discutibile, per la ovvia ragione che la piena conoscenza di quanto
petrolio sia estraibile da un qualunque pozzo cresce con il tempo e
varia in relazione a molti fattori.
Non sono rari i casi di previsioni sul contenuto di un pozzo che siano state pesantemente ritoccate nel corso degli anni.
A tutto questo si può poi
aggiungere che il petrolio di cui ci informa Il Sole 24 Ore sarà
estratto nel corso di molti anni – almeno 10, ma la durata media della
vita di un pozzo è di circa 25 – e che il giacimento entrerà a regime
non prima di 6 anni.
E’ poi da considerare
la specifica qualità del petrolio estratto e quanto sia raffinabile,
senza parlare di quanto verrà a costare una volta immesso sul mercato: di petrolio a 130 dollari al barile, seppur di alta qualità, non se ne farà niente nessuno tranne, forse, la Cina.
Come si può vedere non si
tratta proprio di queste grandi svolte che di tanto in tanto vengono
sbandierate sui vari giornali che dispongono di pochi “esperti” per la
valutazione di notizie riguardanti il mondo del petrolio e del gas: a
questo proposito si dovrebbe far notare all’autrice del pezzo che il
giacimento di cui si parla è un mega giacimento non un maxi giacimento,
come invece riportato.
Purtroppo per chi
ricordi quello che è accaduto nel caso del greggio del Caspio niente
dovrebbe più impressionare: si è passati da “Il Caspio è una nuova
Arabia Saudita! 200 miliardi di barili disponibili! Smentiti i
catastrofisti!” al silenzio stampa assoluto.
La verità nuda e cruda è questa: con il mega giacimento dell’Artico stiamo in realtà parlando di un bel brindisi da fare con una goccia di champagne a testa.
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