Come già successo nelle scorse settimane a San Didero, altro vicino comune della valle di Susa sono arrivati anche a Bussoleno i primi preavvisi di esproprio. Per la prossima settimana dunque si preavvisano serate intense di dibattito e discussione politica che culmineranno in un’assemblea popolare sempre a Bussoleno. Sono dei meri atti formali in cui Telt, detentrice del progetto Torino Lione, avvisa i proprietari dei terreni interessati dai futuri cantieri. Si apre dunque lentamente la prospettiva per i cantieri nel fondo valle.
A dirla tutta sembra più un escamotage per prendere tempo in una fase difficile che altro. Non sono infatti tempi d’oro per i sostenitori della linea. Nonostante la firma del “ventesimo” trattato internazionale e conseguente ratifica nei parlamenti italiano e francese oltre le carte non sembra trovarsi traccia di spinta e volontà politica. Se da un lato il movimento no tav regge e preme sul cantiere di studio geognostico a Chiomonte dall’altro i continui cambi di governo e l’instabilità del PD non giovano alle cause “perse” come la Torino Lione.
Proprio il PD, in crollo verticale nei sondaggi era ed è l’unico vero “motivatore” internazionale dell’opera. Caduto in disgrazia con la sconfitta dell’arrogante renzismo, Virano, artefice e architetto del progetto con le trovate degli espropri sembra voler prendere ossigeno. Un modo per continuare a raccontare balle in Europa e recuperare o meglio sperperare e rubare denaro pubblico. Staremo a vedere, nel frattempo scaldiamo i “motori” e rilanciamo la mobilitazione.
Di seguito un articolo sempre valido sul tema del gennaio 2013 testimonianza di una lotta sicuramente già di lunga durata.
http://www.notav.info/senza-categoria/bussoleno-feletti-luca-una-casa-con-futura-vista-cantiere/
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