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12/01/2019

I Gilets Jaunes prendono di mira le banche, e potrebbero fargli male


Un’idea circolata spesso negli anni dell’ultima crisi, quella di mettere in ginocchio le banche “dal basso”, potrebbe materializzarsi nella Francia in rivolta dei Gilets Jaunes. Qualche tempo fa l’idea era stata lanciata dal calciatore ribelle Eric Cantona (a cui Ken Loach dedicò un film). “Invece di andare in strada, vai alla banca del tuo paese e ritira i tuoi soldi. E se ci sono 20 milioni di persone che ritirano i loro soldi, il sistema crolla. Niente armi, niente sangue, niente di niente. (...) Non è complicato“, aveva detto il calciatore.

Svuotare i propri conti correnti per mettere in ginocchio il sistema bancario è l’ipotesi di lotta che sta circolando tra gli aderenti al movimento di protesta francese dei gilet gialli, che incoraggiano i sostenitori del movimento a correre in banca e prelevare i risparmi. “Cercheremo di fissare un giorno specifico in cui ognuno ritira una somma di denaro, il massimo che può ritirare“, ha detto Maxime Nicolle, alias Fly Rider, una delle figure del movimento giubbotti gialli, in un video pubblicato su Facebook.

Gli aderenti al movimento hanno detto di sperare che l’azione costringa il governo francese a prestare attenzione alle loro richieste, soprattutto dando ai cittadini il diritto di proporre e votare nuove leggi, e costringerlo ad attuare il famoso referendum di iniziativa dei cittadini (RIC).

Nel frattempo, il primo ministro francese Edouard Philippe ha anticipato la data del cosiddetto “grande dibattito” che il governo intende promuovere in tutte le regioni della Francia. Ma da molti interlocutori sono arrivate risposte negative per non fornire al governo Macron delle ciambelle di salvataggio. Prima sindacati come la Cgt, poi alcuni sindaci di città importanti hanno rimandato al mittente l’invito alla partecipazione.

I dibattiti promossi dal governo riguardano quattro temi: cambiamenti climatici, questioni democratiche, tasse e servizi pubblici. Il presidente Emmanuel Macron, sempre più in difficoltà ha anche annunciato 10 miliardi di euro di misure per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie francesi. C’è ancora qualcuno disposto a sostenere che la lotta non paga?

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