I Grilloverdi promettono sei anni di galera a chi cercherà di ottenere
la loro annunciata e condizionata mancia elettorale, senza avere tutti i
numerosi e contraddittori requisiti richiesti. Il “Governo del Popolo”
considera il popolo colpevole fino a prova contraria.
La Mossa Kansas City della settimana è stata l’esemplare arresto
di Cesare Battisti. I media nostrani hanno seguito il suo arrivo in
Italia come fosse stato lo sbarco del primo uomo su Marte.
Infatti a riceverlo non c’erano forme di vita intelligente.
Qualcuno dei commentatori è rimasto molto deluso che Battisti non avesse le manette, e la museruola come Hannibal the Cannibal.
Lo spettacolo però lo hanno fornito a sazietà i ministri Grilloverdi, tronfi e sghignazzanti in costume da gendarme.
Niente rivela il vero volto di qualcuno quanto le maschere che sceglie di indossare.
Le grottesche iene ridens che al momento ci governano hanno una passione
per le divise poliziesche e paramilitari stile golpista da operetta.
Dietro il loto rictus perenne da coniglio surgelato c’è l’ottusa
crudeltà dei torturatori di naufraghi e finanziatori di lager, che
esibiscono il mostro Battisti sui social come piatto del giorno,
e se lo spartiscono a trance, litigando per il boccone più grosso di
notorietà, come competono per la divisa fasulla più appariscente.
Fieri di rappresentare “la pancia del paese”.
Quanto a morti sulla coscienza, quest’anno già ne hanno oltre 200, e siamo soltanto a gennaio.
Non sono Hannibal però, soltanto suoi imitatori, cialtroni quanto
efferati. Tipo Abel Gideon. Salvini, il mostro dell’Interno, ne ha anche
la stazza.
Quando nell’Italia in recessione tutte le loro promesse cazzare di
Bengodi andranno inevitabilmente a puttane, a loro volta finiranno
serviti in tavola.
Con un buon Chianti.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento