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26/03/2020

L’urgenza di un “nemico”, per allontanare da sè il proprio fallimento

Essere chiusi in casa e necessità di farsene una ragione “altra da noi” può produrre mostri.

L’emergenza che tutti stiamo vivendo a causa della pandemia di coronavirus, ha visto in questi giorni proliferare nel deep web la tesi secondo cui il virus è colpa dei cinesi. Lo strumento per questa idiozia è un vecchio video del 2015 della trasmissione scientifica del TGR Leonardo su una simulazione in laboratorio di una pandemia simile a quella con cui stiamo combattendo in questi mesi.

Il TGR Leonardo nel servizio del 2015 dava notizia di uno studio pubblicato il 12 novembre dello stesso anno sulla rivista scientifica Nature e nel quale si resocontava di una simulazione scientifica sulla creazione di un supervirus polmonare per motivi di studio in Cina.

Apriti cielo!

È partita subito dall’alto e dal basso una campagna virale (nel senso della diffusione in rete in questo caso) di accuse alla Cina di aver pianificato il tutto da tempo.

Inutile dire che il video in questione e la tesi anticinese sono stati condivisi anche da Salvini sulla sua pagina facebook, il leader della Lega ha annunciato un’interrogazione urgente al governo ed ha così legittimato la campagna di fake news. Altrettanto inutile dire che dietro gli è andata anche la Meloni. Chi si piglia si somiglia!!


Ovviamente numerosi scienziati ed esperti hanno smentito l’ipotesi che l’attuale virus possa avere avuto origine in laboratorio. Il video di TGR Leonardo racconta di come un gruppo di ricercatori cinesi abbia innestato una proteina presa dai pipistrelli sul virus della Sars, la polmonite acuta, derivata dai topi. In questo modo veniva creato un “supervirus” per motivi di studi.

La stessa rivista Nature, il 17 marzo scorso ha pubblicato uno studio realizzato da un gruppo internazionale di ricerca guidato dal californiano Scripps Research Institute, in cui si giunge alla conclusione che il virus SarsCoV2 non è nato in laboratorio ma è nato in natura.

Una netta smentita è arrivata anche dal professor Enrico Bucci, docente alla Templey University (Usa), epidemiologo di fama mondiale in una intervista a RaiNews24: “Il Covid-19 non è lo stesso virus creato in laboratorio dai cinesi nel 2015“. Una smentita decisamente categorica. “Il virus creato nel 2015 – dice il professor Bucci – non aveva capacità epidemica. Inoltre è indubbio che il Covid-19 non è stato creato in laboratorio ma è frutto di una selezione naturale“.

Secondo Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e rappresentante italiano all’Oms, quella diffusa strumentalmente sul web “è una notizia destituita da ogni fondamento come dimostrato da uno studio pubblicato da Nature che ha analizzato con tecniche e competenze sofisticatissime che questo virus non è nato in laboratorio ma è frutto di una evoluzione. In questo momento è più importante che mai affidarsi solo a fonti scientifiche accreditate e non credere a quello che viene sbandierato sui social, in questo caso un servizio che si riferiva a una situazione completamente diversa“.

Anche la redazione del TGR Leonardo, attraverso Silvia Rosa Brusin, ha sottolineato che “tra quel virus e il virus attuale non c’è parentela, se non la stessa modalità di azione. Il Covid-19 è di originale naturale come la rivista Nature ha dimostrato decodificando la sequenza genica. In laboratorio si realizzano molti esperimenti per simulare ciò che potrebbe avvenire in realtà. Come dimostra la sequenza dei geni, non è lo stesso virus”.

Nessuno finora ha trovato traccia di ingegnerizzazione – cioè la creazione in laboratorio – relativa al virus Sars-cov-2.

Dunque tutte le massime autorità scientifiche, inclusa la rivista Nature che pubblicò lo studio nel 2015, smentiscono le notizie diffusesi in questi giorni su un virus creato in laboratorio dai cinesi.

Ma perché assistiamo a questa campagna di manipolazione e distorsione informativa? Come abbiamo visto non si tratta solo di “bestie da tastiera della Bestia”. Lo stesso Salvini ha avallato in qualche modo questa tesi. Prima e con maggior enfasi di lui lo aveva fatto Trump. E qui il cerchio torna a quadrare.

Appare fin troppo evidente che il personale politico più indecente tra le classi dirigenti indecenti della storia contemporanea – e Salvini, Trump, Johnson sono certamente tra questi – sta cercando di raggiungere un doppio obiettivo:

a) avendo fatto fortuna politica costruendo nemici su cui convogliare e scatenare l’odio, di fronte ad un nemico invisibile sono entrati in crisi. Ragione per cui “un nemico”, uno qualsiasi, diventa vitale per sopravvivere politicamente. Quindi: dare addosso ai cinesi. Ci avevano provato anche all’inizio dell’emergenza coronavirus, ma erano stati smentiti e smascherati.

b) La seconda ragione è ancora più vitale della prima. Questa pandemia sta mostrando a intere società i limiti e le storture insanabili di un modello economico/sociale capitalista fin qui dominante e unico.

Nelle schiene di banchieri, industriali, manager, dirigenti, tecnocrati e politici sta scorrendo da settimane un brivido lungo la schiena.

Che la soluzione all’emergenza venga indicata e sostenuta attivamente da paesi che hanno un altro modello economico/sociale è come l’effetto della battaglia e della vittoria di Stalingrado, nella seconda guerra mondiale, sulle giovani generazioni che avevano aderito entusiasticamente al fascismo e al nazismo in Europa: uno shock che cambia completamente i parametri di riferimento.

E allora si capisce sia il timore sia l’isteria che le “Bestie” cercando di esorcizzare, anche diffondendo altre fake news nella rete.

Fonte

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