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08/03/2020

Tutti a casa

di Alessandra Daniele

“Non abbracciatevi. Non stringete la mano a nessuno. Mantenete una distanza di sicurezza dagli altri di almeno un metro. Non frequentate luoghi affollati. Lavatevi spesso le mani. Disinfettate le superfici. Uscite di casa il meno possibile”.

Si credeva che l’Apocalisse sarebbe somigliata a un episodio di Supernatural. Invece finora somiglia a un episodio di Monk.

Con la differenza che, al contrario dell’acuto detective fobico e ossessivo-compulsivo, noi non riusciamo a risolvere il caso.

Questo Coronavirus è un microrganismo ancora misterioso: alcuni li uccide, i più debilitati (come l’economia italiana) ad altri invece conferisce superpoteri: Giuseppe Conte era solo un avvocaticchio, una sagoma di cartone segnaposto, adesso invece è diventato un giudice supremo in grado di condannare tutti gli italiani agli arresti domiciliari.

Oltre al record occidentale delle vittime e dei contagiati, l’Italia ha anche il primo leader politico colpito da Covid-19, Nicola Zingaretti.

Il contatore gira in fretta. Ma queste drastiche misure restrittive sono davvero giustificate da un grave pericolo?

Gira voce che il Coronavirus stia mutando.

Fra qualche giorno potrebbe iscriversi a Italia Viva.

Mentre tutti i media mainstream si concentrano sull’epidemia di Covid-19, in una continua alternanza schizofrenica di catastrofismo e negazionismo, nel vano tentativo di salvare capra (il governo) e cavoli (gli interessi economici), infuria l’epidemia di encefalite spongiforme che ha colpito i leader della Lega. Da Fontana che si mette la mascherina sugli occhi, a Zaia che accusa i cinesi di mangiare topi vivi (come i Visitors) a Salvini, lo stalker che continua a citofonare a vuoto a Mattarella, cercando disperatamente di approfittare della crisi, per imbucarsi in un governo che ogni giorno lui stesso accusa d’essere già fin troppo pieno di litigiosi cialtroni voltagabbana.

Salvini è nel panico: se dovesse rinunciare definitivamente ai bagni di selfie coi suoi fans, la sua carriera politica sarebbe finita.

Già la Lega precipita nei sondaggi, adesso che in giro per il mondo i porti sono chiusi alle navi italiane, adesso che gli italiani sono dalla parte sbagliata del muro non hanno più tanta voglia di costruirlo.

Karmavirus.

Intanto negli ospedali l’esiziale carenza di personale e di posti letto rende ben chiara la reale natura della minaccia: se l’epidemia esplode, non sarà il Coronavirus a fare più vittime, saranno i tagli alla Sanità pubblica. Sarà il liberismo.

La vera peste del nostro secolo.

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