di Francesco Dall'Aglio
La NATO, mi dicono, non è mai stata così unita come adesso. E meno male (certo, se prendiamo come media dell’unità della NATO il rapporto tra Grecia e Turchia...).
Tanto unita che, a parte lasciare la Francia col cerino in mano sulla questione dell’inviare le truppe (con la sola solidarietà dell’Estonia, figuriamoci), Scholz ha tranquillamente dichiarato che la Germania non manderà in Ucraina missili a lungo raggio perché questo renderebbe necessario inviare anche personale militare, come ha fatto la Gran Bretagna per i suoi – confermando uno dei segreti di Pulcinella, ovvero che di truppe (pardon, “specialisti”) NATO sul campo ce ne sono eccome, e britanniche soprattutto.
Gli inglesi se la sono presa non perché Scholz li abbia sgamati, ma perché ha violato il segreto militare mettendo a repentaglio la sicurezza del suddetto personale, come se i russi non sapessero perfettamente chi opera questi sistemi per i quali ci vuole giusto qualche anno di addestramento (qui un po’ di anglo-indignazione: Telegraph e DailyMail).
Ci si mette però anche il Times a rivelare segreti imbarazzanti.
L’ammiraglio Sir Tony Radakin non solo collabora personalmente con l’Ucraina negli attacchi alla flotta russa, ma addirittura resterà in servizio un anno in più per continuare a farlo: e che la Gran Bretagna avesse molto a che fare con gli attacchi ucraini alla Crimea e alla flotta del Mar Nero era un altro segreto di Pulcinella, ma finora non confermato.
Sir Tony Radakin farebbe forse meglio a concentrarsi un po’ di più sulle magagne della flotta britannica, tra portaerei che non vogliono saperne di partire per le grandi manovre e, soprattutto, prove di lancio dei missili Trident che si concludono ingloriosamente con un tuffo in mare del missile suddetto, a pochi metri dal sottomarino che lo ha lanciato.
Per inciso, il sottomarino in questione è l’HMS Vanguard, salito agli onori della cronaca l’anno scorso perché alcuni bulloni DELLA CAMERA DEL REATTORE NUCLEARE erano stati riparati con la colla. “Rule, Britannia! Britannia rule the waves“, niente da dire.
Però, tornando a Scholz e chiudendo il cerchio con la comica finale, ieri la fregata Hessen, spedita con gran fanfare nel Mar Rosso, ha scambiato un MQ-9 Reaper statunitense per un missile houthi e gli ha tirato appresso due missili RIM-66C SM-2.
La cosa comica non è però questa, è che entrambi i missili hanno mancato il bersaglio. “Imbarazzo per la nostra marina“, titola Bild.
Di questo passo il piano russo sarà tirarla in lungo e aspettare che la NATO, mai così unita come adesso, si autodistrugga.
PS: per il Giornale, ovviamente, il fido alleato germanico ha abbattuto un pericolosissimo missile houthi. Non hanno ancora aggiornato la pagina.
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