Standard & Poor's ha declassato l'Europa. La Francia ha perso la tripla A. Italia. Portogallo e Spagna sono scesi alla tripla B. Chi è S&P? "Nell'azionariato
compaiono in evidenza, a fine 2009, oltre all'azionista di controllo
McGraw-Hill, uno dei primi gestori indipendenti di fondi negli Usa
Capital World Investors, la società di asset management State Street;
altre come la società d'investimento BlackRock, la società finanziaria
Fidelity Investments e Vanguard Group" (da Wikipedia). Una sicurezza!
S&P è una delle tre parche insieme alle agenzie di rating Moody's e Fitch Ratings.
Una fila il tessuto, la seconda lo assegna e la terza lo taglia. Le tre
parche sono tutte americane, hanno sede negli Stati Uniti. Fanno gli
interessi della Fed e del Governo degli Stati Uniti. Di loro non
dovrebbe fottercene di meno (scusate il francesismo). Prima della
disastrosa crisi del 2008 (di cui quella attuale è solo
la conseguenza) dove erano i presidenti, i manager, gli analisti di
queste agenzie? I fondamentali economici della UE sono migliori di
quelli degli USA. Gli Stati Uniti si sono salvati dal default lo scorso
agosto aumentando di 2.400 miliardi di dollari il livello massimo del loro debito, stampando moneta e riempiendo il mondo di "junk money", soldi spazzatura.
Le
Agenzie sono tempestive, quando l'Europa migliora, loro intervengono.
Proteggono il petroldollaro dal petrol-euro, dal petrol-renminbi. Il
gioco si è fatto pesante e anche scoperto. Se la sopravvivenza della UE deve dipendere da tre funzionari di Washington prestati alla finanza siamo alle comiche finali.
"Quante divisioni ha il Papa?" si chiedeva Stalin? Ecco, rifacciamo la domanda. "Quante divisioni hanno gli Stati Uniti in Europa?"
E' ora per la UE di tagliare il cordone ombelicale con gli Stati Uniti.
Non abbiamo più bisogno della copertina di Linus. Propongo
l'istituzione della "Grillo & Rich's" (sono un megalomane). Un'agenzia europea, italiana e genovese per retrocedere gli Stati Uniti alla C: "Altamente vulnerabili, forse in bancarotta o in arretrato ma continua ancora a pagare le obbligazioni". E sono generoso!
Fonte.
Grillo fa un errore nella propria analisi, quello di considerare l'attuale situazione come una guerra finanziaria tra stati, quando sì tratta invece di una dichiarazione di guerra della finanza (che non conosce nazionalità) nei confronti della popolazione mondiale, compresa quella americana.
La solita storia della lotta tra classi sociali, che ha travalicato i confini nazionali da un pezzo ormai.
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