A Davos i banchieri discutono della fame nel mondo. Il rappresentante dell'Unilever ha detto "Ogni
sei secondi un bambino muore di fame. Il numero di persone che soffre
la fame è aumentato dopo la crisi, in questi ultimi tre anni". Già, ma chi è il responsabile?
Lo spread? I CDS? I derivati? Il fato? O le aziende che producono semi
geneticamente modificati e rendono schiave dei loro prodotti intere
popolazioni? O gli Stati che vendono armi alle nazioni più povere in
cambio delle loro ricchezze? O le industrie che trasformano il grano in biofuel?
O i Paesi che comprano terreni agricoli nel Terzo mondo, li fanno
coltivare agli autoctoni, per predare quantità enormi di derrate
alimentari? O le imprese che distruggono il clima e desertificano la
Terra? O la trasformazione di terreni agricoli in allevamenti di carne? O
la cementificazione selvaggia del territorio? O l'ipocrisia di chi dà
un euro in beneficenza e butta nella spazzatura 10 euro di cibo
avanzato?
L'India ha il maggior numero di persone che soffrono la fame. Quale dovrebbe essere la soluzione? Semi OGM Monsanto?
Più produzione, stomaci pieni. Eppure, nel Paese più affamato del
mondo, hanno avuto la forza di dire no. Il governo ha fatto una
moratoria sull'introduzione dell'OGM nell'agricoltura "Non c'è urgenza di introdurre l'OGM con il pretesto della mancanza di cibo", ha detto il ministro indiano per lo sviluppo rurale Jairam Raimesh (*). Grandi industrie
come Unilever, Nestlé e PepsiCo stanno aiutando lo sviluppo
dell'agricoltura nel mondo con microfinanziamenti, semi e fertilizzanti.
Ma in cambio di cosa? E l'ONU a che serve?
Il business della fame è
uno dei più redditizi e sicuri del prossimo futuro. Infatti, entro il
2050 la popolazione mondiale aumenterà di altri due miliardi. Quota 9 miliardi.
Una bonanza per le aziende produttrici di OGM. Strano un mondo che si
preoccupa dello spread, ma ignora la morte per fame di cinque milioni di
bambini ogni anno.
(*) fonte FT
Fonte.
Nessun commento:
Posta un commento