La seconda rivoluzione industriale, alimentata dal petrolio
e dagli altri combustibili fossili, è entrata in un finale di partita
molto pericoloso; i prezzi crescono, la disoccupazione resta alta, il
debito si è impennato e la ripresa sta rallentando. Peggiora ancora il
cambiamento climatico provocato dai combustibili fossili, base
energetica dell’attività industriale. Di fronte a un collasso dell’economia globale, l’umanità è alla disperata ricerca di una nuova visione che ci porti nel futuro.
Le grandi rivoluzioni economiche della storia si verificano quando le
nuove tecnologie della comunicazione convergono con i nuovi sistemi
energetici. Le rivoluzioni energetiche possono rendere il commercio più
ampio ed integrato. Se accompagnate da rivoluzioni nei mezzi di
comunicazione, consentono la gestione di nuove e più complesse attività
commerciali.
Nel XVIII e XIX secolo, la tecnologia di stampa a basso costo e
l’introduzione dell’istruzione pubblica favorì la nascita di una vasta
forza lavoro
specializzata in grado di gestire l’espansione delle attività
commerciali che grazie al carbone e al vapore diedero vita alla Prima
Rivoluzione Industriale. Nel XX secolo, la comunicazione elettronica
centralizzata – il telefono, la radio e la televisione – è stata lo
strumento di gestione di una più complessa e dispersiva epoca suburbana
basata sul petrolio,
l’automazione e la cultura del consumo di massa della Seconda
Rivoluzione Industriale. Oggi, la tecnologia di rete e le energie
rinnovabili sono in procinto di unirsi per creare una potente
infrastruttura per una Terza Rivoluzione Industriale. In un prossimo futuro, centinaia di milioni di persone saranno in grado di produrre la propria energia
“verde” e di condividerla in una “rete energetica virtuale” esattamente
come facciamo oggi per produrre e condividere informazioni online.
La creazione di un sistema rinnovabile di energia, da produrre in ogni edificio, in parte immagazzinata sotto forma di idrogeno, distribuita tramite una rete internet dell’energia e collegata ad un plug-in di trasporto ad emissioni zero rappresenta un modello a cinque pilastri che consentirà lo sviluppo di migliaia di aziende e di milioni di posti di lavoro sostenibili. La “democratizzazione” dell’energia
porterà con sé un riordino delle relazioni umane, incidendo sul modo in
cui conduciamo il mercato, governiamo la società, educhiamo i nostri
figli e ci impegniamo nella vita civile.
La Terza Rivoluzione Industriale getterà le basi per la nascita di
un’era votata alla collaborazione. Il cui compimento segnerà la fine
degli ultimi 200 anni caratterizzati dalla competizione commerciale tra
imprenditori, mercati e forza lavoro di massa e l’inizio di una nuova
era contraddistinta dal comportamento collaborativo, dai social network e
dalle piccole aziende basate su forza lavoro specializzata,
professionale e tecnica. Nel prossimo mezzo secolo, le convenzionali
operazioni centralizzate di mercato saranno gradualmente sostituite da
pratiche commerciali distribuite tipiche della Terza Rivoluzione
Industriale; e la tradizionale organizzazione gerarchica del potere lascerà il posto al “potere laterale” organizzato in nodi di scambio trasversali a tutta la società.
A prima vista, il potere laterale può sembrare una contraddizione. Il potere, dopotutto, ha sempre avuto, tradizionalmente, una struttura piramidale. Oggi, tuttavia, il potere
collaborativo svincolato dalla struttura tradizionale, grazie a
internet e alle energie rinnovabili, ristruttura il sistema delle
relazioni sociali, dall’alto in basso e da un capo all’altro, con
profonde conseguenze. Le case discografiche non hanno capito il
significato del potere
distribuito fino a quando milioni di persone non hanno iniziato a
condividere musica online, e i loro ricavi sono sprofondati in meno di
un decennio. L’Enciclopedia Britannica non è stata in grado di
apprezzare il potere
collaborativo che ha portato Wikipedia ad essere la fonte di
consultazione per eccellenza nel mondo. La stampa non ha preso sul serio
la blogosfera e oggi molti giornali sono costretti a chiudere o a
passare alla versione on-line.
Le conseguenze della condivisione dell’energia
tra le persone produrrà effetti ben maggiori. Per valutare quale sarà
l’impatto dirompente della Terza Rivoluzione Industriale sull’economia bisogna considerare i cambiamenti degli ultimi 20 anni. La democratizzazione dell’informazione
e della comunicazione ha alterato la natura del commercio mondiale e
delle relazioni sociali in modo così significativo da riportare alla
rivoluzione della stampa. Ora, provate ad immaginare quale impatto
potrebbe avere la democratizzazione delle fonti energetiche nella
società gestita attraverso Internet.
Fonte.
Un quadro certamente auspicabile quello descritto da Rifkin, personalmente, però, dubito che simili cambiamenti siano concretizzabili in appena mezzo secolo, il potere piramidale è ancora troppo forte per essere messo in discussione, e chi dovrebbe farlo è troppo ignorante anche soltanto per concepire sistemi che si discostino da quello attuale.
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