Potrebbero cominciare presto i saldi al "discount Italia", il grande
centro commerciale gestito oggi da un "consiglio d`amministrazione" che
sembra rispondere ad azionisti stranieri che ci si ostina a chiamare
partner invece che concorrenti e rivali. Non c`è bisogno di aderire a
teorie complottistiche per notare le forti sponsorizzazioni esterne del
governo Monti. Ha fatto scalpore la notizia resa nota dal Wall Street
Journal della telefonata tra Angela Merkel e il presidente Giorgio
Napolitano, ma pochi ricordano i contatti tra Napolitano e Barack Obama
durante la messa a punto del governo tecnico e dai quali sarebbero
emersi i nomi dei ministri di Esteri e Difesa: l`ambasciatore negli
Stati Uniti, Giulio Terzi, e il presidente del Comitato militare della
Nato, l`ammiraglio Giampaolo Di Paola. Uomini che garantiscono alla Casa
Bianca l`assoluta fedeltà dell`Italia.
Sull`applicazione di nuove sanzioni a Teheran, Terzi ha detto
già un mese fa che "l`Italia sostiene con piena convinzione il piano di
sanzioni economiche annunciato dall`Amministrazione americana". Monti ha
dichiarato che l`Italia sarebbe "pronta a partecipare a tutte le nuove
sanzioni imposte dall`Europa" nonostante l`Italia importi da Teheran il
13 per cento del suo greggio (la Francia solo il tre). Il ministro Di
Paola ha blindato le missioni all`estero con uno stanziamento da 1,4
miliardi di euro che coprirà il 2012 mettendole così al riparo da
eventuali crisi dell`esecutivo. Nessuna riduzione delle truppe in
Afghanistan e più soldati in Kosovo. Conti alla mano molto di più di
quanto possiamo permetterci ma esattamente quello che vogliono da noi
Nato e America.
Sul piano economico le "potenze occupanti euroamericane" sembrano
determinate a eliminare l`Italia dalla lista dei concorrenti sui mercati
internazionali. La manovra del governo tutta tasse e zero sviluppo ci
affosserà per anni tra recessione ed elevata inflazione mentre il crollo
in Borsa di grandi aziende italiane ne facilita l`acquisto da parte dei
gruppi stranieri.
Finmeccanica ha oggi una capitalizzazione di appena due miliardi
di euro a fronte di un valore almeno doppio soltanto contando i beni
immobiliari e l`unico argine alla scalata al gruppo (in testa i
franco-tedeschi di Eads e Thales, quest`ultima interessata a Wass e Oto
Melara) è la golden share, l`azione privilegiata con la quale il Tesoro
controlla anche Enel, Snam rete gas, Eni e Telecom. Nicolas Sarkozy,
Angela Merkel, e persino i vertici della Ue Van Rompuy e Barroso hanno
imposto a Monti l`abrogazione della "golden share" entro un mese, pena
pesanti sanzioni.
Il mese sta per scadere ed è certo che l`argomento verrà discusso nel
tour che il premier ha iniziato in un`Europa che non sembra aver fretta
però di demolire meccanismi simili presenti in Germania e Francia per
impedire scalate straniere. Lo shopping al discount Italia è già
cominciato. La settimana scorsa la francese Edf ha acquisito l`81 per
cento di Edison mentre Eads ha comprato il 67 per cento dell`italiana
Space Engineering specializzata in tecnologie radar e telecomunicazioni.
Abrogata la golden share, senza una nuova legge a protezione dei nostri
asset pregiati, cominceranno i saldi. Con il rischio che non siano
quelli di fine stagione ma quelli per "cessata attività".
Fonte.
La pubblicazione di un articolo così caustico sul capitalismo di rapina attuato nei confronti dell'Italia dai grandi attori della scena internazionale occidentale, penso sia una bella campana d'allarme in merito a quanto ci apprestiamo a vivere sulla nostra pelle nei prossimi mesi.
Molto probabilmente, tra 20 anni, ricorderemo quello di Monti come il governo che ha chiuso definitivamente i conti con la svendita iniziata nel '92 da Amato.
Tutta finanza e zero sostanza, ma soprattutto, le alternative costantemente latitano.
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