Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

13/01/2012

Così Monti promuove saldi di energia e difesa, il direttorio ringrazia!

Potrebbero cominciare presto i saldi al "discount Italia", il grande centro commerciale gestito oggi da un "consiglio d`amministrazione" che sembra rispondere ad azionisti stranieri che ci si ostina a chiamare partner invece che concorrenti e rivali. Non c`è bisogno di aderire a teorie complottistiche per notare le forti sponsorizzazioni esterne del governo Monti. Ha fatto scalpore la notizia resa nota dal Wall Street Journal della telefonata tra Angela Merkel e il presidente Giorgio Napolitano, ma pochi ricordano i contatti tra Napolitano e Barack Obama durante la messa a punto del governo tecnico e dai quali sarebbero emersi i nomi dei ministri di Esteri e Difesa: l`ambasciatore negli Stati Uniti, Giulio Terzi, e il presidente del Comitato militare della Nato, l`ammiraglio Giampaolo Di Paola. Uomini che garantiscono alla Casa Bianca l`assoluta fedeltà dell`Italia.

Sull`applicazione di nuove sanzioni a Teheran, Terzi ha detto già un mese fa che "l`Italia sostiene con piena convinzione il piano di sanzioni economiche annunciato dall`Amministrazione americana". Monti ha dichiarato che l`Italia sarebbe "pronta a partecipare a tutte le nuove sanzioni imposte dall`Europa" nonostante l`Italia importi da Teheran il 13 per cento del suo greggio (la Francia solo il tre). Il ministro Di Paola ha blindato le missioni all`estero con uno stanziamento da 1,4 miliardi di euro che coprirà il 2012 mettendole così al riparo da eventuali crisi dell`esecutivo. Nessuna riduzione delle truppe in Afghanistan e più soldati in Kosovo. Conti alla mano molto di più di quanto possiamo permetterci ma esattamente quello che vogliono da noi Nato e America.

Sul piano economico le "potenze occupanti euroamericane" sembrano determinate a eliminare l`Italia dalla lista dei concorrenti sui mercati internazionali. La manovra del governo tutta tasse e zero sviluppo ci affosserà per anni tra recessione ed elevata inflazione mentre il crollo in Borsa di grandi aziende italiane ne facilita l`acquisto da parte dei gruppi stranieri.

Finmeccanica ha oggi una capitalizzazione di appena due miliardi di euro a fronte di un valore almeno doppio soltanto contando i beni immobiliari e l`unico argine alla scalata al gruppo (in testa i franco-tedeschi di Eads e Thales, quest`ultima interessata a Wass e Oto Melara) è la golden share, l`azione privilegiata con la quale il Tesoro controlla anche Enel, Snam rete gas, Eni e Telecom. Nicolas Sarkozy, Angela Merkel, e persino i vertici della Ue Van Rompuy e Barroso hanno imposto a Monti l`abrogazione della "golden share" entro un mese, pena pesanti sanzioni.

Il mese sta per scadere ed è certo che l`argomento verrà discusso nel tour che il premier ha iniziato in un`Europa che non sembra aver fretta però di demolire meccanismi simili presenti in Germania e Francia per impedire scalate straniere. Lo shopping al discount Italia è già cominciato. La settimana scorsa la francese Edf ha acquisito l`81 per cento di Edison mentre Eads ha comprato il 67 per cento dell`italiana Space Engineering specializzata in tecnologie radar e telecomunicazioni. Abrogata la golden share, senza una nuova legge a protezione dei nostri asset pregiati, cominceranno i saldi. Con il rischio che non siano quelli di fine stagione ma quelli per "cessata attività".

Fonte.

La pubblicazione di un articolo così caustico sul capitalismo di rapina attuato nei confronti dell'Italia dai grandi attori della scena internazionale occidentale, penso sia una bella campana d'allarme in merito a quanto ci apprestiamo a vivere sulla nostra pelle nei prossimi mesi.
Molto probabilmente, tra 20 anni, ricorderemo quello di Monti come il governo che ha chiuso definitivamente i conti con la svendita iniziata nel '92 da Amato.
Tutta finanza e zero sostanza, ma soprattutto, le alternative costantemente latitano. 

Nessun commento:

Posta un commento