Il sindaco di Danzica Pawell Adamowicz è stato ucciso a pugnalate tre giorni fa mentre parlava da un palco ad una piazza gremita per una serata di beneficenza ed è morto poche ore dopo, nel policlinico della sua città.
L’assassinio di Pawell è avvenuto davanti agli occhi di migliaia di persone, volontari e seguaci della fondazione Wosp (grande orchestra caritatevole di Natale). Il pubblico ha ascoltato il saluto del sindaco e poi ha assistito all’agghiacciante assassinio. L’assassino non è scappato, ma ha continuato a girare sul palcoscenico, con il coltello insanguinato ancora in mano, per alcuni istanti, prima di strappare il microfono ad un organizzatore e urlare: “Mi chiamo Stefan, e Adamowicz doveva morire”. Moltissimi cittadini polacchi hanno reagito riempiendo le piazze Danzica e Varsavia.
Pawell era uno dei politici più popolari del paese e da sindaco si spendeva per una città aperta e solidale, contro la chiusura del governo attuale guidato dal partito “Diritto e Giustizia” di Jaroslaw Kaczynski che semina xeonofobia ed odio razziale e che ha impresso alla Polonia una torsione di carattere autoritario, cercando di mettere i giudici sotto il controllo del governo e di occupare tutte le istituzioni con i suoi fedelissimi.
Il partito di governo, ora, punta sulla vicenda di un piccolo criminale con problemi di disagio psichico ma questo brutale assassinio mette a nudo il clima d’odio che è stato lasciato crescere negli ultimi mesi in Polonia e che passa attraverso vari canali tra i quali l’emittente radiofonica cattolica Radio Maryja.
Da più parti si parla, di un “delitto politico” che ha messo a tacere una delle poche voci di dissenso rimaste in un paese caduto nelle mani di un partito di fanatici fascisti. Con questo partito e questa gente, il ministro italiano dell’odio razziale, Matteo Salvini, il 9 gennaio scorso, ha firmato, a Varsavia, un “contratto di governo” sul modello di quello italiano in vista delle elezioni europee che si terranno a maggio prossimo.
P.s. In Italia, battute a parte contro i sindaci disposti ad “aprire i porti”, abbiamo comunque già iniziato a percorre una strada simile: l’arresto di Mimmo Lucano, primo cittadino di Riace, appartiene al genere...
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