Ricapitolando. Il 18 dicembre 2018, la procura di Roma chiede il processo per l’ex ministro Lotti per il caso Consip. E così cominciano le trame di Lotti per scegliere il nuovo procuratore di Roma.
Luca Palamara (ex presidente dell’ANM) discuteva con i parlamentari del Pd Luca Lotti e Cosimo Ferri (entrambi sottosegretari del governo Renzi) la successione a Giuseppe Pignatone.
A quel punto Palamara viene indagato ed accusato di aver ricevuto regali e benefici in cambio di favori, e di aver tentato di danneggiare chi aveva avviato un’indagine su di lui.
In breve, Palamara è sospettato di aver sviluppato rapporti inopportuni, accettando soldi e regali, con Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone, un lobbista arrestato nel febbraio 2018 per frode fiscale, considerato vicino al Partito Democratico e Amara e Calafiore sono coinvolti in un’inchiesta per corruzione e compravendita delle sentenze al Consiglio di Stato.
Secondo quello che si sa delle accuse, Palamara avrebbe ottenuto regali, viaggi e vacanze a suo beneficio e a beneficio di familiari e conoscenti che sembrerebbero essere state pagate, almeno in parte, da Centofanti: a Taormina, a Madonna di Campiglio e a Dubai.
In cambio dei regali, secondo le accuse, Palamara avrebbe favorito gli indagati con una serie di nomine o di tentate manovre negli uffici delle procure che interessavano Amara e Calafiore i quali avrebbero chiesto a Palamara di “sfregiare professionalmente” Marco Bisogni, PM di Siracusa, che indaga proprio su Amara, titolare di procedimenti che lo vedono implicato in storie di corruzione per favorire l’ENI, a sua volta alle prese con processi per i veleni che stanno facendo ammalare di cancro la popolazione che risiede nei pressi del polo petrolchimico di Priolo.
Amara è accusato di corruzione anche al Consiglio di Stato sempre per il depistaggio delle vicende giudiziarie Eni.
Insomma, sfatiamo un mito: il verminaio della magistratura non è da meno di quello della politica.
Anzi, capita molto spesso che si confondano e si sovrappongano in vorticosi sistemi di potere. Come in questo caso, che vede agire di concerto capicorrente del Csm, politici e faccendieri al soldo di grandi interessi.
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