Il Venezuela è uscito dai radar della stampa mainstream dopo le elezioni per la Costituente, che dovrà impostare la riforma della Costituzione. Gli scontri e le uccisioni provocate allora dall’“opposizione” di destra, finanziata dagli Stati Uniti tramite la Cia.
E non crediamo che i media italiani daranno grande risalto ai risultati di quest’altra tornata elettorale, che ha consegnato quasi tutte le regioni al Psuv di Maduro.
Il partito di governo ha infatti vinto 17 dei 23 governatori in palio. E come sempre l’“opposizione” non ha accettato i risultati, ritenuti “sospetti”, nonostante – come sempre – ci siano stati numerosi osservatori internazionali a verificare la regolarità delle operazioni di voto.
Il principale partito di destra, il cosiddetto Ufficio di Unità dell’opposizione democratica (MUD), ha perso i tre governatorati che aveva – Amazonas, Lara e Miranda Uniti – mentre ha vinto in cinque – Anzoategui, Merida, Nueva Esparta, Tachira e Zulia.
I risultati sono stati annunciati dal presidente del Consiglio elettorale nazionale (CNE), Tibisay Lucena, quando il 95,8 per cento dei voti era stato ormai scrutinato.
Il presidente Nicolás Maduro ha salutato la popolazione, ringraziandola per i risultati, con un breve messaggio televisivo in cui ha affermato che il tasso d’affluenza è stato del 61,4 per cento, “il più alto in 15 anni” per le elezioni governative.
Questi i risultati nelle singole regioni:
Amazonas 59,85% PSUV
Anzoátegui 52,01% AD
Apure 51,92% PSUV
Aragua 56,83% PSUV
Barinas 52,88% PSUV
Carabobo 51,96% PSUV
Cojedes 55,48% PSUV
Falcón 51,86% PSUV
Guárico 61,68% PSUV
Lara 57,65% PSUV
Mérida 51,05% AD
Miranda 52,54% PSUV
Monagas 53,94% PSUV
Nueva Esparta 51,81% PSUV
Portuguesa 64,24% PSUV
Sucre 59,89% PSUV
Táchira 63,29% AD
Trujillo 59,9% PSUV
Yaracuy 61,88% PSUV
Zulia 51,6% PJ
Delta Amacuro 58,78% PSUV
Vargas 52,35% PSUV
Bolívar aún no definido
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