06/12/2019
Ucraina - Istantanee dalle prigioni "democratiche"
Recentemente un ex deputato del parlamento ucraino ha pubblicato alcune foto scattate in una struttura detentiva nella regione di #Odessa.
Stando a quanto riportato dall’ex parlamentare, le foto sarebbero state a lui fornite da un detenuto riuscito ad introdurre un cellulare all’interno della struttura.
Ciò che le foto mostrano è la realtà che vivono non solo i detenuti per reati generici, ma centinaia di prigionieri – con cittadinanza ucraina – che il governo ucraino continua a detenere per ragioni esclusivamente politiche.
Le foto sono state originariamente pubblicate da Aleksej Giuravko (https://www.facebook.com/avzhuravko/posts/2356039171391595).
La struttura in questione è il carcere a regime Sizo (quello con il più alto livello di restrizioni) della regione di Odessa.
Nella stessa struttura solo dal 20 settembre al 10 ottobre sarebbero morti ben 4 detenuti: naturalmente la versione ufficiale parla di suicidi (https://tsn.ua/ru/ukrayina/v-odesskom-sizo-sluchilis-chetyre-smerti-zaklyuchennyh-1427226.html).
Nel 2017 secondo cifre ufficiali del Ministero della Giustizia ucraino, nelle strutture Sizo del paese sarebbero morti ben 500 detenuti (https://tsn.ua/ru/ukrayina/v-ukrainskih-sizo-v-proshlom-godu-pogiblo-bolee-500-zaklyuchennyh-minyust-1143036.html)
Dal 2014 ad oggi in Ucraina le detenzioni politiche hanno luogo sulla base di qualsiasi pretesto (separatismo, sostegno a forze straniere, propaganda): lo dicono, seppur sottovoce, la maggior parte delle organizzazioni intergovernative e non governative che si occupano di diritti umani.
Per dare la misura della situazione ricordo, ad esempio, che il mese scorso la corte di appello di Kharkov ha confermato la sentenza a 12 anni di reclusione ad un 85enne (Mekhti Logunov) già detenuto dal 17 agosto 2017 con l’accusa di aver diffuso informazioni segrete (https://ukraina.ru/exclusive/20191007/1025249848.html)
Fonte e foto
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