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14/05/2024

Guerra in Ucraina - Le forze russe “confondono” le difese di Kyev. La guerra devasta i popoli ma arricchisce gli industriali

Il giornale ucraino Kyev Indipendent riferisce che almeno 5.900 persone sono state evacuate dall’oblast di Kharkiv da quando le forze russe hanno lanciato una nuova offensiva nella regione. Il governatore Oleh Syniehubov durante una conferenza stampa a Kharkiv il 13 maggio ha detto che i combattimenti urbani sono in corso nella periferia settentrionale di Vovchansk.

Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha ammesso all’inizio della giornata che la Russia ha avuto un “successo tattico” nella battaglia per la città.

La capacità dell’Ucraina di intercettare gli attacchi missilistici russi è diminuita, sottolinea un rapporto pubblicato dal Wall Street Journal, mentre secondo The Guardian le armi previste dal nuovo pacchetto da 61 miliardi di dollari in aiuti militari Usa approvato tre settimane fa stanno arrivando al fronte in Ucraina: lo ha detto un funzionario statunitense. Le armi includono intercettori destinati alla difesa aerea, artiglieria e missili guidati di precisione a lungo raggio Atacms.

Secondo Evgeny Baladin, commentatore dell’agenzia russa Novosti, “Ci sono grossi problemi anche nell’esercito ucraino: tanto che è necessario trasferire truppe da altre direzioni, dove si sta svolgendo anche l’offensiva delle forze armate russe”.

La carenza di truppe ucraine dovrebbe essere risolta arruolando prigionieri (15-20 mila unità), con la già approvata riduzione dell’età di coscrizione a 25 anni e una nuova ondata di mobilitazione (circa 200 mila unità), nonché il ritorno forzato dei cittadini ucraini dai paesi dell’Unione Europea. Ci sarebbero poi da spostare 15-20mila soldati dislocati al confine con la Transnistria, e circa 120mila concentrati vicino al confine bielorusso. Inoltre nel parlamento di Kiev ci sono appelli affinché Zelensky chieda aiuto agli alleati per inviare le loro truppe in Ucraina. L’Estonia si è fatta avanti in tal senso, ma certo non pare in grado di “fare la differenza” se non quella di esporre truppe della Nato sul fronte della guerra.

Una fonte dei servizi di sicurezza ucraini ha dichiarato al Kyiv Independent che i droni gestiti dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina (SBU) hanno preso di mira un deposito di petrolio nell’oblast di Belgorod, una sottostazione elettrica nell’oblast di Lipetsk e un treno a Volgograd in Russia durante la notte del 13 maggio.

Ma quello che sta emergendo dal fronte di guerra, diventato ormai lunghissimo da nord a sudovest, è che le forze russe stanno attaccando in più punti costringendo le difese ucraine a rincorrere gli attacchi e quindi a indebolire la compattezza delle linee di difesa.

Sul piano diplomatico il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha smorzato le aspettative riguardo ai risultati che potrebbero essere ottenuti alla conferenza di pace che si terrà in Svizzera a giugno. “Nessuno dovrebbe avere aspettative eccessive: in quel contesto non staremo negoziando la fine della guerra”, ha detto Scholz. “Nella migliore delle ipotesi, è l’inizio di un processo che potrebbe portare a colloqui diretti tra Ucraina e Russia. In Svizzera si tratterà di discutere della sicurezza delle centrali nucleari, delle esportazioni di grano, della questione dello scambio di prigionieri e dell’uso di armi nucleari: tutto questi sono argomenti delicati”.

La guerra intanto continua ad arricchire le industrie militari. L’azienda di armamenti tedesca, Rheinmetall, ha continuato a crescere nel primo trimestre del 2024 grazie al netto incremento degli ordini registrati dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Il fatturato è aumentato del 16% ma gli utili sono cresciuti addirittura del 60%. Con la guerra c’è chi ci si arricchisce, per questo soffiano sul fuoco dell’escalation militare della Nato contro la Russia.

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