Riceviamo e pubblichiamo questo commento "a caldo" sulla manifestazione del Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo a Genova:
Dopo una giornata a seguire in tv tutto il V-day di Genova del 1 Dicembre 2013, stupisce come si possano trovare delle connessioni sul programma in 7 punti presentato dal comico genovese, con le politiche intraprese e sviluppate sia dalla sinistra extraparlamentare che da una certa destra nazionalista.
Se non si avesse la certezza che tali politiche anti europeiste del capitale non siano mai state discusse da altri, si potrebbe pensare che Grillo sia il primo “guru” ad affrontare il tema sull'uscita dall'euro e allo stesso tempo dall'Europa.
Questa è un analisi fatta a caldo, da un povero compagno alle prime “armi” che legge e si vuole tenere informato su quello che succede attorno a se. Oggi mi sono stupito di come i sette punti presentati dal comico genovese, si possano rintracciate facilmente sui vari siti politici con falce e martello oppure sui blog dei movimenti antagonisti, e non solo i programmi che propongono l'uscita dall'Europa del capitale dalla crisi ma svariati dati simili a quelli presentati.
In special modo mi viene in mente la proposta lanciata da Grillo sulla costituzione di un'Europa mediterranea, un'Europa del sud con un altra moneta, una sorta di euro due.
Personalmente ho avuto la fortuna di leggere diversi libri sulla questione della fuoriuscita dell'Italia dall'Europa, mi sono imbattuto nella lettura di un'ottima proposta presentata dal professoressa ed economista, Luciano Vasapollo. Nel libro in questione, dal titolo "Il risveglio dei maiali", vi si può leggere il quasi copia-incolla pronunciato dal comico genovese sia in quel di Matera che al suo terzo V-day genovese. Sarà una coincidenza?
Ma non solo questa coincidenza, molto di ciò che è stato detto al V-day sembra una copiatura delle politiche della sinistra “comunista”. Andando oltre si propone il no al pagamento del debito prendendo esempio dal modello argentino, o per meglio dire da un altra proposta presentata dalla Rete dei Comunisti, il che mi pone il serio dubbio che non sia stata una semplice coincidenza politica e di pensiero, unitario e socialista, visto che il movimento Cinque Stelle non prevede nessuna appartenenza storico culturale con la destra e la sinistra.
Il dubbio delle mie analisi mi porta a una conclusione assai probabile: che questo passaggio voluto dai padri del movimento 5S, Grillo e Casaleggio, - che sembrano non avere idee e proposte proprie - pare indubbiamente seguire e proporre quello che avviene fuori dall'orbita del loro movimento trasformandolo in loro, il che porta a pensare che questi due “guru” abbiano alzato il tiro per “paure” elettoralistiche dopo le ultime disastrose elezioni amministrative, che hanno visto il M5S crollare nei consensi. Ora la necessità di riconquistare quell'elettorato che per riluttanza alla politica si astiene dal presentarsi ai seggi, fa si che i guru trovino altre ipotetiche proposte di assorbimento e riconciliazione con gli elettori delusi dal M5S.
Questa posizione avviatasi verso le imminenti elezioni europee, apre la loro campagna elettorale con il motto di oggi lanciato da Grillo che ricorda una vecchia frase che a molti suona nefasta: “dobbiamo vincere e vinceremo”.
Il V-day svoltosi in “casa” del comico può indurre a pensare ad una crisi innescata dentro il movimento dopo le ultime amministrative, si sa che a giocare in casa si parte sempre avvantaggiati sui numeri di presenza in piazza. Pensando ai numeri, essi sembrano assai consistenti per essere una città assai rinomata per le sue battaglie popolari, ma in ultima analisi non sembrerebbe così visto che il V-day era a carattere nazionale. Ciò non toglie che per un movimento catturare una presenza alquanto consistente possa ancora dare segni di rilevanza politica.
Se da una parte esiste la possibilità che i numeri di piazza siano rilevanti, ma discutibili per l'analisi precedente, dall'altra il discorso politico alquanto “fotocopiato” sembra lanciare un messaggio a quella parte politica che fino a ieri si è rifiutata di recarsi alle urne, e all'allarmante crescita di movimenti antagonisti al M5S, i quali hanno sviluppato percorsi lenti ma antecedenti alle politiche proposte da Grillo, per cui leggendo messaggio e proposte lanciate sembrerebbe voler catturare quella parte di quell'elettorato che potrebbe mettere in difficoltà il suo movimento. Ragione per cui le proposte presentate sui temi e posizioni altrui potrebbero mettere in secondo piano gli sforzi di quella sinistra che tra mille difficoltà sta iniziando ad alzare la testa.
Con questo passaggio, sembrerebbe che l'accoppiata Grillo-Casaleggio abbia studiato bene il gioco delle tre carte, con l'attenuante dello scarica barile, visto che con le politiche anti europeiste e di carattere socialista in ultima analisi non ci sarebbero più scuse per non dare il consenso a un movimento che propone le stesse politiche “copiate” a una sinistra comunista, ma in seconda istanza in caso di sconfitta elettorale per poter puntare il dito su quella sinistra che non ha voluto seguire le loro politiche simili, o per meglio dire imitate, dal loro movimento .
Non vedo di buon occhio queste mosse di Grillo , per i motivi di ambiguità degli eletti e dello stesso Grillo, del quale nella sua lunga vita cabarettistica si ritrovano spettacoli alquanto contrastanti con le sue politiche o le varie sparate dei suoi eletti che parlavano di “fascismo buono”.
Fonte
Analisi un po' (troppo) contorta quella appena pubblicata, ma che ha il merito di fare il punto "a caldo" su ciò che è diventato il M5S all'indomani della paralisi istituzionale post elezioni che ha smascherato l'inciucio tra un centro-destra e un centro-sinistra totalmente intercambiabili nell'azione politica: quello di deviatore del dissenso, di valvola di sfogo improduttiva di un malessere sociale che a rigor di logica dovrebbe gonfiare fino all'esondazione della lotta di classe.
Per capirci meglio, il M5S in pochi anni è riuscito a fare ciò che la classe dirigente dell'ex-PCI ha fatto in due decenni: erodere il concetto di sinistra e antagonismo sociale da una popolazione paradossalmente sempre più proletaria (leggasi con le pezze al culo) nella propria contingenza giornaliera.
Scusa se mi intrometto nel tuo blog, che trovo molto interessante, per esprimere il mio parere.
RispondiEliminaSecondo me il comico B.G. ha capito che nel web poteva riciclare il suo personaggio, quello del contestatore a 360 gradi. Non che dica cose sbagliate, per carità, molte cose che dice sono fondate, ma credo che la sua avventura sul web abbia preso la piega della "vendetta personale" dopo essere stato esiliato dall circuito televisivo. Almeno all'inizio. Dopodichè ha preso la piega del "Mi sino accorto che col web ci faccio su dei bei milioni, aspetta che continuo!". E così ha fatto, ma per farlo bene si è dovuto appoggiare a chi di web aveva competenza, trasformando il suo blog in una società per azioni che fattura appunto dei bei milioni. Poi, a forza di parlare di politica, ha aggregato il dissenso sociale nel suo blog e forse da quel momento si è reso conto del rischio che si corre a sparare a zero sulla politica senza avere le spalle coperte e si è assestato su una critica più morbida e selettiva che, come appunto mi sembra di capire dal tuo commento che condivido, "erode il concetto di sinistra e antagonismo sociale". B.G non ha concretizzato nulla, si è messo a leader senza comandare nessuno, non combatte perchè ha molte cose da perdere, però spera che combattano gli altri per lui. Peccato, perchè il potenziale di visibilità sulle masse, l'intelligenza, il carisma ed anche una certa base economica per fare il leader li avrebbe anche avuti. Però è un aizzatore, di certo non un leader. E senza leader le masse non si organizzano e non concludono nulla, perchè all'uomo comune piace molto la struttura gerarchica che gli permette di trovare la pappa pronta e soprattutto, nel caso le cose vadano male, avere qualcuno che si prende le responsabilità al posto suo. Ecco che il M5S è diventato un ricettacolo di personaggi scaricabarile, gente che ha il desiderio di cambiare le cose ma che finisce solo col dare aria alle trombe o fare inutili sit-in presenziati da quattro gatti, e questo i grandi potenti lo sanno bene, tanto che non vedono in BG e compagnia bella alcun pericolo per l'elite, altrimenti lo avrebbero già fatto fuori. C'è da chiedersi perchè il BG sia ancora vivo, forse ha le spalle coperte o forse, come ho detto prima, non è un pericolo per nessuno, se non addiritttura un vantaggio per l'elite perchè, come si sa, "can che abbaia non morde" e se tutti abbaiano poi vanno a casa con la coda tra le gambe. Personali opinioni ovviamente.
Saluti da un ex-metallaro (manco tanto ex).
Grazie per il complimento! Più che a me, però, dovresti rivolgerlo agli autori originali dei pezzi che pubblico qui dentro, la qualità nell'analisi ce la mettono loro.
EliminaIn ogni caso io non sono tanto interessato a fare l'esegesi del percorso che ha portato Grillo in politica (anche perché non ho gli strumenti per farlo, giusto per dirne una a tutt'oggi ancora non esistono le condizioni per tracciare un bilancio della situazione "patrimoniale" del M5S o valutare i guadagni/perdite che la discesa in politica ha portato alla Casaleggio Associati), mi preme di più rilevare l'impatto della sua azione sulla società odierna e sull'antagonismo di classe in particolare.
Ormai non ci sono più dubbi; questo sta diventando il blog degli headbangers pentiti.
EliminaCabal, spiegaci meglio... cosa intendi per ex-metallaro ?
P.s. ma... col nickname Cabal, vuoi mica intendere questo culto targato anni '80 ?