1) IL RENZIANO E MO’ SO CAZZI VOSTRI! Questo imbecille sta minacciando le piaghe d’Egitto (morte dei primogeniti maschi, cavallette, fiumi di sangue, moria del bestiame, cd di Fiorella Mannoia) da sei mesi, e adesso che si è reso conto che ha perso decide, simpaticamente, di schiumare rabbia a uso ribelle ceceno con frasi tipo e adesso vediamo se voi stronzi di merda che dovete morire uccisi tutti voi e i vostri figli piccoli di malattie dolorosissime al buco del culo vi decidete finalmente a riportare il dibattito su un piano di rispetto reciproco e composta pacatezza.
2) IL RENZIANO ESALTATO CHE NON HA CAPITO CHE HA PERSO. Questo deficiente di pensiero non è abituato proprio mentalmente a realizzare che non può sempre fare il cazzo che gli pare a lui ogni volta che vuole e continua a postare cose da campagna elettorale in corso, mentre i suoi amici renziani stanno furiosamente cercando le vecchie agendine per recuperare il numero di Bersani che avevano cancellato dal cellulare. Non si capacita di come uno schieramento così simpatico e accomodante come quello composto dalla Picierno, da Rondolino, da Benigni, da Sorrentino e Silviorlando uè uè tarantè e dalla Serracchiani possa essere risultato antipatico a qualcuno. Se no è finito che è cretino, scusate.
3) IL RENZIANO EH MA I MERCATI. Questo è l’equivalente del morto di fame con le pezze al culo che negli anni '70 votava Almirante se no arrivano i comunisti e mi levano tutto. E’ preoccupatissimo per l’umore di Soros, al punto che stamattina, per tiragli su il morale, ha speso quello che gli è rimasto della buonuscita (è stato simpaticamente licenziato dalla simpatica azienda per la quale lavorava) per mandargli un vassoio di pastarelle e cornetti accrema e amarena, se no quello è capace che fa crollare le borse e Marchionne perde quei ventimila euro che si era messo da parte per farsi i doppi infissi in casa.
4) IL GRILLINO CHE HA VINTO MA NON HA CAPITO CHE HA VINTO. I grillini sono un po’ come quelli che gli devi spiegare le cose tre volte, vedi la Raggi che ancora non si è resa conto che è il sindaco di Roma e posta cose tipo RUTELLI DIMETTITI!!!!11. Questo qui ha capito che Renzi ha perso e si è dimesso e comincia a postare le solite cose tipo e adesso a casa! oppure fuori dalle palle! ma non riesce a capire quale sia il passaggio logico che porta Di Battista (non so se è quello broccolotto con la cravatta o l’altro, quello tontolone senza cravatta) alla presidenza del Consiglio, quindi si mantiene un po’ sulle sue e si limita ad andare a cacare il cazzo sulle bacheche dei renziani, e capirete che è un bello scontro di intelligenze.
5) IL GRILLINO CHE HA COMUNQUE AVUTO GLI OTTANTA EURO. Siccome è italiano, esso al fascino dell’elemosina (a Salierneee si chiama, giustamente, la pisciata in mano) non sa resistere, quindi mentre pubblicamente gridava al comblottone delle matite copiative, nel silenzio della sua cretinaggine pensava ah però ‘sto Renzi, co sti soldini pure mi aggiusto due uova nel piatto (e poi si andava a giocare l’over dell’Atalanta al punto Snai). E’ andato a votare NO convinto che tanto Renzi non si sarebbe dimesso e invece adesso quello gliel’ha messo in culo e sta facendo l’offeso che se ne vuole andare. Il grillino che ha comunque avuto gli ottanta euro si riconosce facilmente perché oggi non posta un cazzo.
6) QUELLO CHE NON E’ RENZIANO E INVECE E’ RENZIANO E NON LO SA. Su Facebook è l’equivalente di quelli che fanno tsk tsk con la testolina, scuotendola con rammarico perché i suoi compatrioti (egli è patriottico, come Silvio Pellico e Gianluigi Buffon) non hanno capito l’importanza del cambiamento. Egli non sa, e non vuole sapere, cosa Renzi volesse cambiare: sa però che cambiare, a prescindere, è cosa buona e giusta, foriera di progresso, opulenza e conquiste sociali, quindi oggi posta solo rimbrotti da fidanzata tradita tipo non mi siete voluti stare a sentire eh? oppure vi rendete conto che avevamo un’opportunità di cambiamento e l’avete rifiutata? Non è escluso che in giornata, per la delusione, possa compiere un gesto irreparabile, tipo acquistare una copia dell’Unità, fornendo a Staino l’illusione di aver finalmente triplicato le vendite.
7) L’INTELLETTUALE DI SINISTRA CHE NON VOLEVA FARE VEDERE CHE ERA RENZIANO PERO’ GLI RODE IL CULO CHE RENZI HA PERSO ECCOME. Se c’è una categoria che sopravviverà a peste, carestie e libri di Piperno è quella degli intellettuali de sinistra. Questi qua, che non sono stati chiamati a schierarsi ufficialmente, hanno finto di barcamenarsi dicendo cose non so se voto, rispetto le ragioni di tutti, sono arrabbiato con la sinistra ma anche coi grillini, non si butta il bambino con l’acqua sporca però sto cazzo di creaturo è brutto come la morte, insomma si erano preparati una serie di post tipo Sibila Cumana per tre mesi, così da poter saltare sul carro di Renzi al momento giusto o cambiare in corsa e diventare grillini, però non c’è un cazzo da fare, gli rode troppo il culo che Renzi ha perso e forse salta pure quella cosa con Rai Tre che dai, l’idea in fondo non era male, e poi so’ soldi, aho’.
8) QUELLI CHE BRAVI AVETE VOTATO COI FASCISTI SIETE CONTENTI ADESSO, EH? EH? EH? Non è che hanno tutti i torti, eh. Chi ha votato NO ha votato come Casa Pound, come i leghisti, con Brunetta, mica come loro che si sono capati dei fini intellettuali, che so, Angelino Alfano, e adesso deplorano che l’Italia andrà in mano ai barbari per colpa di quelli che hanno votato NO, gentaglia capace di far approvare il jobs act, la buona scuola, ah no scusate ho sbagliato, ooops.
9) LA FEMMINA CHE GLI RODE IL CULO. Questa gli rode il culo a prescindere in quanto femmina e quindi approvava le ragioni del SI e adesso posta cose rancorosissime tipo NO VOI ADESSO MI DOVETE SPIEGARE PERCHE’ AVETE VOTATO NO, AVANTI SENTIAMO, tu vai, glielo spieghi e lei ti chiama stronzo di merda figlio di zoccola sifilitica, ti banna, ti segnala e ti manda un disco dei Negramaro e un libro di Franco Arminio a casa.
10) QUELLI CHE PERO’ ALMENO LA BOSCHI ERA BONA, che poi era l’unico motivo per non far cadere il governo, e infatti non lo scrive nessuno. A parte Mario Natangelo, ma quello è rattuso, si sa.
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