Attacco contro i militari italiani in Afghanistan.
Il bilancio è di un morto e tre feriti. L’attentato è avvenuto alle
10.30 locali di questa mattina (le 7.00 in Italia) nella zona di Farah, l’area più meridionale e a rischio nell’ovest del Paese. Un blindato
VTLM Lince che stava rientrando nella base con a bordo sette uomini
dopo aver svolto attività in sostegno alle unità dell’esercito afghano,
secondo la ricostruzione dello Stato maggiore della Difesa, “è stato
oggetto di un attacco da parte di elementi ostili che hanno lanciato un ordigno esplosivo all’interno del veicolo”.
I
militari feriti sono stati trasferiti all’ospedale della base di Farah
e, secondo la Difesa, non sono in pericolo di vita. Ora, dopo un primo
esame delle loro condizioni, si valuterà se portarli al Role 2,
l’ospedale di Camp Arena, il quartier generale del contingente italiano ad Herat. La vittima è il 31enne Giuseppe LaRosa, un
ufficiale dell’esercito capitano dei bersaglieri. L’attacco è stato
rivendicato dagli insorti talebani, secondo cui l’azione sarebbe stata
compiuta da un “coraggioso, eroico ragazzino afghano di 11 anni che ha
lanciato la granata”.
Sale così a 53 il numero dei militari italiani morti in Afghanistan nel corso della missione internazionale Isaf,
operativa dal 2004. Quella di oggi è la prima vittima del 2013, mentre
sette sono stati i morti nel 2012. L’ultimo lutto che aveva colpito il
contingente italiano risale al 25 ottobre scorso, quando morì il
caporale Tiziano Chierotti, 24 anni, ligure di Sanremo, uno dei quattro militari che erano feriti in uno scontro a fuoco a Bakwa.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
rende noto il Quirinale, ha espresso commozione per la morte del
militare e sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei familiari
del caduto, formulando l’accorato auspicio che i militari feriti
nell’attacco possano superare questo momento critico.
“A nome mio
personale e del governo che guido, rivolgo sincere condoglianze ai
familiari della vittima e vicinanza ai feriti e ai loro congiunti”, ha
commentato invece il premier Enrico Letta. “Di fronte a
questo dolore, e a un sacrificio così lancinante, non possiamo che
stringerci ancora di più attorno a loro e a quanti ogni giorno servono
con dedizione il nostro Paese”.
E anche il ministro della Difesa, Mario Mauro,
ha comunicato “profondo cordoglio” per quanto accaduto. Mauro, nel
rivolgere “sentimenti di grande vicinanza alla famiglia del caduto”, ha
auspicato “pronta guarigione per gli altri tre soldati rimasti feriti,
sulle condizioni di salute dei quali viene tenuto costantemente
informato dal capo di stato maggiore della difesa”.
E c’è anche qualche commento che fa già discutere. “Piango il nostro bersagliere ucciso in Afghanistan vigliaccamente”, ha detto Elena Donazzan,
assessore al Lavoro della Regione del Veneto, sottolineando che “la
vita di un soldato italiano vale molto più di quella terra”.
Fonte
A casa, a casa cazzo!
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